Ylang Ylang, tutto quello che dovresti sapere sul “fiore dei fiori”
L’Ylang Ylang, anche detta Canaga odorata, è una pianta originaria del Sud Est Asiatico. Il suo nome deriva dal malese e vuol dire “fiore dei fiori”. Secondo alcuni il termine Ylang Ylang potrebbe derivare anche da una parola tipica della lingua tagalog, ossia “ilang”, che significa ‘selvaggio’. Nella cultura orientale l’Ylang Ylang è simbolo di femminilità, motivo per cui viene spesso impiegato nella realizzazione di profumi e oli. Ciò che infatti contraddistingue i suoi fiori da quelli degli altri altri esemplari è il loro inconfondibile profumo.
L’albero di Ylang Ylang si è diffuso nel corso degli anni in Indonesia, in Vietnam, in Malesia, in Papua Nuova Guinea e in tutto il territorio australiano. Questo esemplare predilige crescere in climi tropicali e grazie alle opportune potature può raggiungere i 30 metri d’altezza. Il suo fusto è ramificato e generalmente gode di una chioma molto folta. Le sue foglie sono di color verde scuro e hanno dei margini di forma ondulata.
Possiamo assistere alla fioritura dell’Ylang Ylang nei mesi compresi tra la fine della primavera e l’inizio dell’autunno. Inizialmente la pianta produce dei fiori verdi che con il passare dei mesi assumono una colorazione gialla decisa. I petali dei fiori di Ylang Ylang sono molto odorosi e ricordano vagamente il gelsomino, motivo per cui questo arbusto è stato soprannominato anche “gelsomino dei poveri”. Alcune persone ritengono che l’aroma dell’Ylang Ylang sia afrodiasiaco e che influenzi l’attività di alcuni ormoni. Il prodotto che si ricava dalla distillazione del fiore si chiama “Ylang Ylang extra” ed è molto famoso nel campo della profumeria.
A dispetto del suo profumo delicato questo esemplare è decisamente resistente: raramente viene colpito da malattie o si lascia sopraffare dai parassiti! Anche grazie a questa sua peculiarità non è affatto difficile da coltivare, basta infatti farlo crescere in un terreno soffice, drenante e che viene annaffiato regolarmente.