Welwitschia mirabilis, l’incredibile pianta del deserto che ha solo due foglie

La bizzarra pianta che vedete in foto è la Welwitschia mirabilis. Nota anche come albero tumbo, si tratta di una pianta del deserto a dir poco incredibile: ha solo due foglie. Esatto, proprio così: per tutta la sua vita produrre solo due foglie che, però, crescono continuamente. Se vi interessa, sappiate che è possibile coltivarla anche in vaso qui da noi, a patto che sia al riparo dal freddo e che abbia vasi molto grandi e profondi.

Welwitschia mirabilis, una pianta strana e bizzarra

Welwitschia mirabilis pianta

La Welwitschia mirabilis è una pianta, una gimnosperma (dunque in teoria parente di pini e abeti), unica specie dell’ordine Welwitschiales e della famiglia delle Welwitschiaceae. Nonostante sia una gimnosperma, questa pianta presenta caratteristiche del tutto uniche. Anzi: le sue peculiarità sono così strambe nel mondo dei vegetali che lo stesso Charles Darwin la ribattezzò “l’ornitorinco del regno vegetale”.

Come specie, è originaria del deserto della Namibia, ma la troviamo anche in Angola. Qui in Italia potete vedere diverse esemplari molto vecchi nell’orto botanico della reggia Borbonica di Portici in provincia di Napoli.

La Welwitschia presenta una radice a fittone estremamente profonda, cosa strana per le gimnosperme. La radice si espande poi in orizzontale. Come se non bastasse, poi, produce solamente due foglie dall’aspetto a nastro, uniche, che crescono continuamente arrivando anche cinque metri di lunghezza.

Viste le dimensioni, le foglie crescono strisciando sul terreno. Le foglie crescono continuamente alla base, ma la parte distale piano piano, a contatto col terreno e con gli agenti atmosferici si secca e muore, rimanendo però comunque attaccata alla pianta e alla parte vedere della foglia.

Questo fa sì che man mano che la pianta cresce e diventa adulta, l’aspetto sia quello di una massa di nastri verdi, massa che può essere larga anche mezzo metro e lunga 5 metri, con nastri appoggiati e attorcigliati a terra le cui punte sono secche e morte, sfilacciate e di colore marrone.

Il tronco è presente, ma è così corto che viene nascosto dalle foglie. Visto che ha un tronco, non è considerata una pianta erbacea, bensì un albero vero e proprio.

A questo punto vi starete chiedendo cosa abbia in comune con pini e beti. Beh, l’infiorescenza: è simile a una pigna. L’impollinazione avviene tramite gli insetti.

Questa pianta è poi considerata un fossile vivente: ci sono esemplari vecchi anche 2000 anni, è di una longevità pazzesca.

Vivendo in un clima desertico, ha imparato ad assorbire l’umidità dalle nebbie umide che arrivano dalla costa, non tanto dalla radice. Le foglie sono infatti molto porose e capaci di assorbire l’umidità della rugiada e della nebbia.

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