Wattleseed: tutto quello che volevi sapere su questa spezia che deriva dall’acacia

Ancora spezie, anche se qui da noi non è molto nota. Stiamo parlando del wattleseed o bargiglio (no, non quello del gallo), spezia che deriva da alcune specie di acacia. Al momento è molto popolare in Australia, anche se alcune specie di acacia che producono questa spezia sono coltivate anche in Niger e Sud Africa.

Come si usa il wattleseed in cucina?

wattleseed spezia

In Australia esistono 120 specie di acacia da cui derivano i semi commestibili di bargiglio. Per la produzione commerciale, invece, si sta tentando di usare l’Acacia murrayana e l’Acacia victoriae.

Comunque sia, le acacie che producono i wattleseed sono alberi legnosi perenni, di dimensioni variabili (occhio che alcune specie raggiungono i 4 metri di altezza e i 5 metri di diametro). Le loro grandi dimensioni rendono difficile la raccolta dei baccelli che racchiudono i semi. Comunque sia, bisogna considerare che questi alberi non fioriscono prima di 2-4 anni, dunque bisogna tenere in considerazione questo fattore quando si decide di piantumare queste piante, soprattutto se lo si fa a scopo commerciale.

Come pianta, vive bene anche nei terricci ad alta salinità. Inoltre lo stress idrico permette di indurre la fioritura, aumentando la produzione di semi, ma solo se il terriccio ha sufficienti nutrienti.

Ma per quanto riguarda l’uso in cucina? Beh, gli aborigieni ustraliani li usano tradizionalmente come cibo, mangiandoli verdi (cotti) o essiccati (macinati per realizzare la farina). In quest’ultimo caso i wattleseed sono usati per preparare un tipo di pane.

I semi di bargiglio hanno un buon contenuto nutrizionale e una bassa tossicità, motivo per cui in Australia sono usati sempre di più. Inoltre, visto che hanno un basso indice glicemico, ecco che si utilizzano negli alimenti per diabetici.

Il loro profilo nutrizionale e aromatico fa sì che vengano usati per preparare piatti in cui servono aromi di cioccolato, caffè o nocciola. Per esempio, è usato nei gelati, nel muesli, nel cioccolato e nel pane. Inoltre gli chef li usano per esaltare il sapore di salse e dessert a base di latte.

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