Vermiculite, cos’è e come si usa nelle nostre piante

Quando parliamo di piante e di terreni, spesso citiamo la vermiculite. Utilizzata parecchio nel giardinaggio, non tutti sanno cos’è e potrebbero farsi fuorviare dal nome. Tranquilli: non ha nulla a che fare con vermi, lombrichi e affini.

Questo perché, in realtà, è un minerale composto da magnesio, ferro, alluminio, ossidrili e acqua. Il nome deriva da un fatto curioso: quando è riscaldata, si allunga, assumendo la forma di un verme. Da qui il nome vermiculite, derivante dal latino vermiculus, cioè piccolo verme.

Come si usa la vermiculite nelle nostre piante?

vermiculite

In realtà la vermiculite è utilizzata in molti settori. Per esempio, in quello dell’edilizia, la si usa in quanto termoisolante e fonoisolante. Ma a noi interessa l’uso nel giardinaggio. In tanti la usano sempre più spesso perché aiuta la germinazione dei semi e stimola la crescita delle piante.

Dotata di pH neutro, può essere usata praticamente con tutte le piante (anche quelle carnivore!) in quanto aiuta a trattenere l’acqua nel terreno, aumentandone l’umidità e cedendola poco per volta. Il che vuol dire ridurre la frequenza delle innaffiature. Non a caso, proprio in virtù di questa sua capacità, è usata nei terrari chiusi corredati di piante che necessitano di ambienti molto umidi.

terriccio

Da non confondere assolutamente la vermiculite con la perlite (la vermiculite si usa quando si vuole aumentare la capacità del terreno di trattenere l’umidità e le sostanze nutritive, mentre la perlite quando si vuole aumentare la capacità di aerazione e drenaggio del terriccio), trovate tranquillamente in vendita la perlite nei vivai, nei negozi specializzati, nei supermercati o anche negli store online come Amazon.

Solitamente nella forma espansa si presenta come granuli di forma irregolare. Solitamente la si mescola al terreno in percentuali che vanno dal 10 al 30%.

mano aperta

Questi sono tutti i vantaggi che può apportare alle vostre piante:

  • diminuisce l’evaporazione dell’acqua
  • diminuisce il rischio di ristagni d’acqua e sviluppo di marciume radicale
  • riduce i rischi di sviluppo di malattie fungine
  • conserva i nutrienti e i concimi e li fa assimilare meglio alle piante
  • rende più leggero il terreno
  • permette una miglior ossigenazione
  • consente all’acqua in eccesso di fuoriuscire dai fori di drenaggio
  • aiuta a germinare i semi (visto che hanno bisogno di un’umidità regolare)
  • può essere usato per la pacciamatura in quanto isola termicamente il terreno e protegge le radici da sbalzi di temperatura
  • non costa tantissimo

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