Verbena: trucchi e segreti per coltivare questa coloratissima pianta

Una pianta molto colorata e assai decorativa che potreste voler coltivare nel vostro giardino è la verbena. Si tratta di una pianta erbacea perenne o annuale che fa parte della famiglia delle Verbenaceae. Tecnicamente è originaria dell’America, ma è assai coltivata in Europa. Inoltre la potete coltivare sia in giardino che in vaso (e potrebbe anche essere coltivata come pianta ricadente in vasi sospesi in alto).

Come coltivare la verbena?

verbena fiore

Dell’uso della verbena in fitoterapia e come pianta aromatica (la Verbena officinalis) ne avevamo già parlato in passato. Qui ricordiamo che, a seconda delle varietà, abbiamo piante in stile cespuglio o piante arbustive. Anche le dimensioni sono assai variabili.

La radice è fascicolata e molto sviluppata, mentre gli steli sono verdi e ricoperti di una sorta di peluria biancastra. Le foglie sono di colore verde scuro e hanno i margini dentellati. Anche loro sono ricoperte di peluria. I fiori sono raccolti in formazioni globose di colore variabile a seconda della specie: abbiamo verbene con fiori bianchi, rosa, rosso, porpora, violetto e anche blu.

Occhio che come pianta attira parecchie farfalle e insetti impollinatori. Dunque se avete problemi di allergie alle api e non volete attirarle intorno a casa, la verbena non è la pianta che fa per voi. La fioritura avviene dall’inizio dell’estate fino al tardo autunno, ma se fa molto caldo potrebbe iniziare a fiorire già a maggio.

Qui di seguito trovate le cose essenziali per cimentarvi nella sua coltivazione:

  • posizione: come esposizione vanno bene zone soleggiate e luminose, ma riparate dal vento. Patisce tantissimo il freddo, il che vuol dire che le varietà perenni d’inverno vanno messe in serra
  • terreno: necessita di un terriccio soffice, poroso e ricco di sostante organiche nutritive. Potete utilizzare un mix di terriccio universale e sabbia o pietra pomice. Occhio a evitare i ristagni idrici
  • irrigazione: deve essere innaffiata regolarmente quando fa caldo, mentre d’inverno bisogna ridurre la frequenza. Mai bagnare le foglie. Occhio che se coltivata in vaso il terriccio deve essere sempre umido, ma senza ristagni
  • concime: ogni 15 giorni bisognerebbe dare del concime per piante da fiori che sia ricco in fosforo, magari diluito nell’acqua che usiamo per irrigare. Se usate il concime granulare a lento rilascio va bene utilizzarlo ogni 40 giorni

  • riproduzione: avviene per seme o per talee apicali. La semina avviene a febbraio-marzo. I semi devono essere mescolati con sabbia e poi sparsi sul substrato umido e ricoperti di terriccio. Il semenzaio va poi messo al buio a 20°C. Quando la pianta germina, il semenzaio va messo al sole. Una volta che le piantine saranno cresciute, si mettono a dimora in buche distanti almeno 20 cm. Se la propagate per talea, si parte ad agosto prendendo talee apicali lunghe 8-10 cm e togliendo le foglie in basso. Si fanno radicare in un mix di sabbia e torba a temperatura di 16-18°C
  • coltivazione in vaso: non è difficile, ma bisogna utilizzare un vaso largo e profondo. Sul fondo del vaso si mette uno strato di argilla espansa coperto da un mix di terriccio e sabbia grossolana. Le piantine devono essere distanziate di 10 cm. Periodicamente, man mano che crescono, le piante devono essere rinvasate
  • potatura: si può optare o per una lieve cimatura o tagliando i rami alla base quando il cespuglio è troppo denso
  • parassiti e malattie: attenzione agli afidi, alla mosca bianca, al marciume radicale e al mal bianco o oidio

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