Vaniglia: tutti i segreti per coltivare questa pianta meravigliosa
Quando si parla della vaniglia, tutti pensiamo subito al suo uso in cucina. Soprattutto in pasticceria questa pianta trova il suo massimo utilizzo. Eppure è anche una pianta molto bella da vedere che potrebbe facilmente diventare una pianta ornamentale per il nostro giardino. Ecco dunque tutto quello che dovete sapere prima di iniziare a coltivare la vaniglia.
Come coltivare la vaniglia?
La vaniglia, il cui nome scientifico è Vanilla planifolia, è una pianta che fa parte della famiglia delle Orchidacee. Esatto: questa pinta che usiamo tantissimo in cucina per preparare i dolci è, in realtà, un’orchidea. Il che dunque spiega perché abbia anche un bel fiore.
Si tratta di una pianta rampicante con fusto di colore verde scuro, lungo anche 15 metri e con fiori giallo-verdi. I frutti sono carnosi e contengono semi piccoli e neri. I fiori hanno una particolarità: li potete vedere aperti un solo giorno durante la mattina, poi alla sera di quel giorno si chiudono e non si riaprono mai più. Se non vengono impollinati in questo giorno, cadono. Inoltre si apre un solo fiore al giorno.
I frutti impiegano dei mesi prima di maturare del tutto. Per la sua coltivazione è bene sapere che la pianta della vaniglia richiede parecchio spazio, dunque spesso è coltivata in serra. La si può coltivare anche in vaso, ma visto che raggiungere tranquillamente i 4-5 metri di lunghezza, è necessario fornirle un sostegno dove possa arrampicarsi, avendo cura di fissare i tralci a tale sostegno.
Come pianta, vuole un ambiente umido con una buona esposizione alla luce del sole. Non va esposta direttamente al sole, ma comunque vicino a una finestra. L’umidità richiesta è dell’80%, dunque bisogna nebulizzare minimo due volte al giorno le foglie. Non ama i climi rigidi: questo vuol dire che o la coltivate in vaso in casa o in serra.
Le temperature di crescita ideali variano dai 16 ai 28°C. La riproduzione avviene per talea dai tronchi. La talea deve essere trapiantata in un vaso piccolo con un terriccio umido e un fertilizzante, ma prima deve riposare una decina di giorni all’ombra.
Richiede molta acqua povera di calcare. Durante i mesi caldi va annaffiata almeno due volte a settimana, mentre d’inverno si diradano le irrigazioni.
Non aspettatevi fioriture sul breve periodo in quanto fiorisce in estate solo dopo i tre anni di età. L’impollinazione, vista la particolare modalità di fioritura, deve essere manuale.
In primavera ed estate ricordatevi di concimarla con fertilizzanti liquidi per orchidee, ma al massimo ogni dieci giorni.