Trucco per decidere il colore dell’ortensia
L’ortensia è una pianta molto utilizzata per decorare l’ambiente domestico. È un vegetale molto bello, caratterizzato da fiori molto grandi e dai colori accattivanti. Solitamente i colori di più frequente riscontro sono bianco, blu e rosa. In realtà però, se si conoscono le giuste tecniche, si possono cambiare i colori, scegliendo una varietà che si abbini all’arredo casalingo.
Come scegliere il colore dell’ortensia?
Il colore di questo bellissimo fiore dipende dalle brattee che circondano i fiori. Le brattee, sono delle foglioline che accompagnano i fiori, decisive per la colorazione finale della pianta. Questo varia a seconda del pH che ha il terreno in cui è piantata. Dopo aver capito il principio in base al quale si sviluppa una tonalità invece di un’altra, si può cercare di cambiare tale sistema, in modo da far sviluppare il colore che si preferisce.
Le tecniche da applicare sono diverse in base al risultato che si vuole ottenere. Tra i principali colori:
- marrone: per avere delle ortensie marroni, bisogna alcalinizzare leggermente il ph, cioè alzarlo. Per fare questo si deve aggiungere solfato di alluminio. Si raggiungerà un pH di 6,5 e con tale valore si possono avere fiori marroni o rossi. Tuttavia, l’ortensia per crescere in maniera ottimale ha bisogno di un pH acido, quindi se si applica tale procedura, non bisogna prolungarla per troppo tempo. Così l’ortensia crescerà di nuovo nel suo colore naturale e recupererà le forze;
- blu intenso: per lasciare il colore blu originale o per intensificarlo un po’, bisogna acidificare il pH del terreno, cioè abbassarlo a 5, aggiungendo solfato di alluminio.
- bianco: per raggiungere tale colore è necessario alcalinizzare di molto il terreno, fino ad avere un pH di 8. Per ottenere un simile valore, bisogna somministrare al terreno dei fertilizzanti che hanno un alto contenuto di azoto e fosforo. Quando la pianta inizia ad appassire, a perdere forza, si deve immediatamente innaffiare il terreno con acqua piovana.
- rosa: rappresenta il colore più comune. Per avere una tonalità rosea bisogna leggermente aumentare il pH, aggiungendo nitrato di calcio o cenere di legno.
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