Tintura madre di tarassaco, un rimedio naturale per aiutare chi è affetto dai disturbi del tratto gastrointestinale
La tintura di tarassaco è un rimedio che si sfrutta principalmente per aiutare la funzionalità di uno degli organi più importanti del nostro organismo: il fegato. Utilizzarla apporta un’infinita serie di benefici, tutti dovuti alla presenza dei fiori di Taraxacum officinale.
Facciamo innanzitutto un breve approfondimento su quello che è il tarassaco. Si tratta di un fiore molto facile da trovare nel periodo primaverile. Grazie alla sua adattabilità lo vediamo infatti crescere un po’ ovunque: si può scorgere sia in pianura che in alta montagna. Si contraddistingue per via della colorazione decisa dei suoi petali, che all’occhio appaiono giallo-dorati. Il fiore è conosciuto sin da tempi antichi per via delle sue numerose proprietà benefiche, motivo per cui ancora oggi viene inserito all’interno di medicinali.
La titnura che si realizza a partire da questi fiori ha una gradazione alcolica del 45% vol ed è ampiamente utilizzata per combattere numerose condizioni patologiche. Questo prodotto “poliedrico” agisce infatti in più direzioni. Ha innanzitutto proprietà depurative, lassative, diuretiche, digestive e disintossicanti. Questo lo rende un vero toccasana per il nostro apparato digerente. Per di più abbassa i livelli di acido urico, una molecola che se non correttamente “smaltita” si pone alla base di gravi malattie come la gotta. “Last but not least”: la tintura diminuisce anche la concentrazione di glucosio ematico. In quest’ultimo caso non si deve chiaramente intendere come un sostitutivo di farmaci per la cura di malattie come il diabete.
Esistono effetti collaterali legati all’utilizzo della tintura madre? La risposta è “sì”, tuttavia sono gli stessi che si riscontrano quando si ingerisce in generale il tarassaco. Infatti se ne sconsiglia l’uso soprattutto nel caso in cui si soffrisse di ulcera peptica, di gastrite e di infiammazioni delle vie biliari.