Timo serpillo, tutto quello che volevi sapere sul timo selvatico: ecco perché è una miniera d’oro per la salute
Si fa presto a dire timo. Ne esistono diverse varietà, ma quella di cui parleremo oggi è il timo serpillo. Noto con i nomi alternativi di timo selvatico, serpillo, pepolino o pipernia, si tratta del Thymus serpyllum, una pianta che fa parte della famiglia delle Lamiaceae e che è diffusa sia in Europa che in Nord Africa. Ma andiamo a conoscere meglio questa spezia che si usa sia in cucina che in fitoterapia (e che è anche una pianta ornamentale molto bella).
Come si usa il timo serpillo?
Il timo serpillo o Thymus serpyllum è una pianta erbacea le cui dimensioni variano parecchio: va dai 10 ai 30 cm di altezza. È una pianta strisciante, con fusti sottili e ramosi, foglie piccole lineari o ellittiche e fiori piccoli, di colore dal bianco al violetto, passando per il rosa. Tende a fiorire fra aprile e settembre e la fioritura dura un mese.
Ne esistono di diverse varietà, con differenze di colore, profumo e anche periodo di fioritura. Se volete coltivarlo nel vostro giardino, dovrete usare terreni sabbiosi e ben drenati. Ha bisogno di sole e di innaffiature regolari. Inoltre tende a riprodursi per seme, anche se in primavera e autunno si propaga per tale, mentre per propaggine in estate.
Come molti altri tipi di timo, è parecchio usato in fitoterapia, anche perché ha un contenuto differente di principi attivi rispetto al timo comune. Comunque sia, anche il timo serpillo contiene timolo, carvacrolo, cineolo, tannini, flavoni e saponine. In generale, ha azione antibatterica, aiuta la digestione e tende a ridurre il meteorismo.
Pianta molto amata dalle api (da cui si ricava un miele monoflora), è perfetto per abbellire i giardini visti i fiori e il profumo. Inoltre ne esistono di varietà nane che si usano come manto erboso.
E in cucina? Beh, lo si usa parecchio in associazione a fagioli e legumi, proprio in virtù delle sue capacità anti fermentative. In diverse zone d’Italia, poi, è usato per realizzare diversi prodotti:
- Pinerolo: si usa per produrre il serpul, in liquore tradizionale di zona ottenuto macerando con alcol il fiore della pianta e aggiungendo sciroppo di zucchero
- Ischia: si usa nella pipernella, liquore ottenuto per infusione in alcol
- Valdaso: si usa per produrre un formaggio pecorino creato usando un caglio aromatizzato a diverse erbe, fra cui figura anche il timo serpillo