Thymus mastichina: tutto quello che volevi sapere su questa spezia
Fra le tante spezie che non usiamo spesso o che in molti non conoscono c’è il timo mastichina. Il suo nome scientifico è Thymus mastichina e fa parte della famiglia delle Lamiaceae. Come pianta la trovate soprattutto in Spagna e Portogallo (infatti è chiamato anche timo spagnolo). Ebbene: può essere una valida alternativa ad altre spezie. Ma come lo si usa in cucina?
Come usare in cucina il Thymus mastichina?
Il Thymus mastichina è una pianta perenne, caratterizzata da fiori bianchi e con un’altezza al massimo di 50 centimetri. Il fusto è eretto, i getti verticolai sono pelosi e le foglie sono ovali o lanceolate. Il loro profumo è molto intenso e aromatico. I fiori sono bianchi e fioriscono tipicamente in estate.
Può essere coltivata sia in giardino che in vaso, ma non ama il freddo troppo intenso (quindi qui da noi, d’inverno, è meglio metterla al riparo in casa).
Esattamente come il rosmarino e la lavanda, non bisogna mai tagliare il timo spagnolo troppo basso: non riesce a rigenerarsi.
Questa pianta ha un forte profumo erbaceo, con note di eucalipto e di vaniglia. Solitamente in primavera ed estate le foglie sono raccolte per essere usate subito. Il consiglio, però, è quello di raccoglierle prima della fioritura in modo che il sapore sia più gradevole. Tuttavia il primo anno di vita della pianta non bisogna raccogliere troppe foglie.
Per conservare il timo spagnolo, quando i fiori iniziano ad aprirsi, si tagliano i gambi e poi li si appende a grappolo a essiccare. Da ricordare, poi, che il timo fresco ha un sapore più delicato rispetto a quello più intenso del timo essiccato.
Il timo spagnolo trova diversi usi in cucina. È perfetto sia per dare sapore ai piatti a base di carne, che agli stufati che alle salse. Inoltre in Andalusia usano tantissimo il Thynus mastichina per condire e conservare le olive.
Occhio: il timo essiccato ha un sapore più affumicato, dunque è perfetto per condire i cibi piccanti.