Tesoro naturale o erbaccia? La verità che si nasconde dietro alla pianta dell’asma
Nel corso degli anno la medicina tradizionale è stata spesso messa in ombra, eppure ci sono delle piante come l’Euphorbia hirta che meritano di essere rivalutate. L’esemplare appena citato, anche noto come “pianta dell’asma“, cela infatti delle soluzioni che la saggezza antica già conosceva.
L’Euphorbia hirta è una pianta erbacea facente parte della famiglia delle Euphorbiaceae, originaria delle regioni tropicali e subtropicali del globo. Le popolazioni dell’Asia e dell’Africa subtropicali in passato hannp constatato che si trattasse di un’erba benefica per la salute dell’organismo, così hanno fatto sì che diventasse una componente fondamentale della medicina tradizionale. l suo nome “comune” nasce infatti proprio dalla sua capacità di curare malattie che colpiscono le vie respiratorie, come l’asma, la tosse o la bronchite.
Sebbene oggi se ne ignorino le proprietà, chi è conscio del suo potenziale potrebbe cominciare ad impiegarla nella cura di una serie di disturbi. Dunque l’ostacolo potrebbe risiedere solo nel suo riconoscimento, eppure vi sveliamo che è facile da identificare. Innanzitutto c’è da sapere che cresce su terreni argillosi e sabbiosi. Si tratta peraltro di un esemplare di piccole dimensioni, che al massimo raggiunge un’altezza pari a 30-50 cm. Le sue foglie sono di forma ovale allungata e in genere riportano una leggera peluria. I fiorellini che l’Euphorbia hirta produce sono particolarmente piccoli e assumono una colorazione tenue, che va dal rosa al crema.
Le foglie dell’Euphorbia hirta si impiegano spesso per realizzare infusi, cruciali per il trattamento di patologie che coinvolgono il malfunzionamento del sistema respiratorio. La pianta inoltre, nonostante sia conosciuta per il trattamento dell’asma, è un ottimo rimedio per la cura delle malattie gastrointestinali. Bere un decotto a base di Euphorbia hirta andrebbe a ridurre la peristalsi intestinale, esagretamente incentivata in caso di diarrea.