Tasmanian pepper: tutto quello che c’è da sapere sulla Tasmannia lanceolata
Al mondo ci sono tantissime spezie di cui non sospettavamo neanche l’esistenza. Come il Tasmanian pepper, arbusto che cresce nella foresta pluviale temperata dell’Australia e che è noto anche con il nome scientifico di Tasmania lanceolata. In realtà le sue foglie e le sue bacche sono da tempo usate come spezia, solo che qui da noi non è ancora molto diffuso. Ma in quali piatti si usa?
Come si usa il Tasmanian pepper in cucina?
Il Tasmanian pepper, noto anche come Tasmanian pepperberry o mountain pepper, è un arbusto che cresce nei boschi della foresta pluviale australiana (si trova anche in Tasmnia). Come altezza può raggiungere i 10 metri e presenta delle foglie aromatiche lanceolate o ellittiche, lunghe 4-12 cm, verdi nella parte superiore e pallide inferiormente. I fiori sono piccoli e variano dal crema al bianco.
La fioritura avviene in estate, a seguito della quale, in autunno, si sviluppano le bacche nere e globose.
Solitamente è utilizzato sia come pianta ornamentale da giardino che come pianta aromatica. Cresce bene nei terreni acidi ben drenati e predilige l’ombra. Si propaga per talea o per seme.
I frutti sono ricchi di polygodial (è il principale composto attivo della pianta, quello responsabile del gusto pepato), di acido benzoico, flavonoidi, eugenolo, acido gallico, quercetina e rutina.
In cucina è da lungo tempo utilizzato come spezia, soprattutto dopo essiccazione. È un ottimo sostituto del pepe e del pimento, ma anche le foglie e la corteccia hanno un sapore caldo e pungente che ricorda la cannella.
Viene anche aggiunto come condimento, lo troviamo nel curry, nel formaggio e in alcune bevande alcoliche. In Giappone, per esempio, lo si usa per aromatizzare il wasabi.
In passato era anche usato nella medicina tradizionale per via della sua attività antiossidante e antimicrobiche. Inoltre era utilizzato anche nella terapia dello scorbuto e per aiutare la digestione.