Stallatico: tutto quello che volevate sapere su questo concime naturale (e un po’ puzzolente)

Quando parliamo di concimare le piante, spesso nominiamo lo stallatico. Che è proprio quello che state pensando: letame, ovvero feci di animali da stalla. Ovviamente lo stallatico che acquistate online (lo trovate anche su Amazon), negli store specializzati o nei viva, deriva dal letame, anche se confezionato e prodotto in modo da essere più facilmente trasportabile.

Come usare lo stallatico nel nostro giardino?

stallatico

Lo stallatico è un concime organico formato dalle feci degli animali da stalla. Quindi si tratta di un concime che deriva dalle feci di animali erbivori come vacche, pecore, capre e cavalli (le feci di animali carnivori come cani e gatti, infatti, non sono indicate per la concimazione delle piante). A differenza del letame fresco, però, lo stallatico viene prima reso maggiormente umido e poi essiccato sotto forma di pellet. Il che lo rende ideale da usare sia nell’orto che nei vasi sul balcone.

Molto utilizzato negli orti biologici, è un concime perfetto per fertilizzare piante da giardino, fiori in vaso, alberi da frutto e anche ortaggi. Questo perché è assai ricco di azoto, potassio e fosforo. Inoltre lo stallatico migliora i livelli di humus, aumentando la qualità del terreno.

mucche

Esistono diversi tipi di stallatico:

  • umidificato: può essere usato tal quale sulla pianta
  • secco: è a lento rilascio, dunque concima lentamente le piante evitando di bruciarle (cosa che accade spesso quando si usa un concime fresco)

Nel caso si volesse preparare un concime liquido, bisogna mescolare 1 kg di stallatico in pellet in 10 litri di acqua (o analoghe proporzioni). Come dicevamo, pur non avendo un profumo gradevole (si tratta pur sempre di letame), è utilissimo nel giardinaggio in quanto ricco di nutrienti:

  • azoto: aiuta la crescita delle piante
  • fosforo: aiuta la fioritura delle piante
  • potassio: permette ai frutti di maturare
  • acidi fulvici e umici: consentono un assorbimento facile e lento da parte dell’apparato radicale

Usarlo è semplicissimo. Dopo aver zappato e vangato il terreno per prepararlo a ricevere semi o piantine, si può interrarlo a 10-15 cm di profondità (questo vale sia per quello sfarinato che per quello pellettato). Possiamo anche diluirlo con acqua e preparare un concime liquido con cui fertilizzare le piante in vaso. Se avanza, una volta filtrato, lo si può conservare in bottiglie di vetro scure, aggiungendolo all’acqua per irrigare una volta a settimana. L’alternativa è quella di mescolare ciò che rimane post filtratura con il terriccio universale.

concime

Ricordatevi solo che potete concimare con lo stallatico in pellet le piante da frutto un mese prima della ricomparsa delle foglie e un mese prima della raccolta dei frutti.

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