Solanum nigrum, tutto quello che c’è da sapere sull’erba morella (oltre che è velenosa)

Oggi torniamo a parlare dell’erba morella. Non tutti sanno che il Solanum nigrum, pianta velenosa, in passato era utilizzata anche a scopo medicinale. Ovviamente non attualmente. Anzi: è così tossica e velenosa, potenzialmente mortale, che non la trovate più negli integratori o nei prodotti naturali.

Il Solanum nigrum è così velenoso?

erba morella solanum nigrum

In poche parole, sì. Si tratta di una pianta annuale che fa parte della famiglia delle Solanaceae, la stessa di pomodori, patate, peperoni e melanzane. Ma è anche la stessa famiglia del tabacco e della belladonna, pianta notoriamente velenosa.

Nota anche come uva lupina o solatro ortolano, da non confondere con la morella rossa (il Solanum luteum) e la morella rampicante o dulcamara (il Solanum dulcamara), ecco che si presenta con una radice a fittone, stelo eretto alto anche più di 1 metro e foglie ovalari alternate coperte da una sottile peluria.

Fiorisce in primavera ed estate, producendo fiori penduli bianchi con cinque petali. I frutti, invece, sono delle bacche tonde e verdi che maturando diventano prima viola e poi nere. È importantissimo non confonderle con i mirtilli: le bacche dell’erba morella infatti sono velenose.

Nonostante ciò, in passato nella medicina popolare l’erba morella era usata per curare diverse malattie:

  • dermatiti
  • infiammazioni
  • problemi digestivi
  • febbre

Questo perché al Solanum nigrum, nel Medioevo, si ascrivevano diverse funzioni:

  • sedativa
  • narcotica
  • antisettica
  • analgesica
  • antinfiammatoria
  • diuretica
  • midriatica

Il che vuol dire che era usata per calmare il prurito, le dermatiti, l’asma, i dolori articolari, il mal di pancia, le cistiti… Il problema, però, è che l’erba morella è tossica e velenosa. Contiene, infatti, diversi alcaloidi che possono causare avvelenamento mortale. Per questo motivo ormai non solo non la si usa negli integratori, ma si ribadisce dappertutto che non deve essere mangiata.

Essendo molto diffusa in Italia, ma essendo anche un’erba infestante, ecco che solitamente i giardinieri fanno di tutto per estirparla dall’orto. Questo sia perché impedisce la crescita delle altre piante, sia perché è velenosa.

La sua ingestione, infatti, causa gravi sintomi come:

  • nausea
  • vomito
  • diarrea
  • dolore addominale
  • midriasi
  • vertigini
  • allucinazioni
  • disfasia
  • insufficienza epatica
  • insufficienza renale
  • problemi neurologici
  • arresto cardiorespiratorio
  • morte

Se avete cani, gatti e bambini che frequentano l’orto o il giardino, se vedete l’erba morella, estirpatela ed eliminatela subito.

Articoli correlati