Senecio rowleyanus: cura e coltivazione della “Pianta del Rosario”
Il senecio a collana (Curio rowleyanus) è una pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae, originaria delle zone aride delle Province del Capo, in Sudafrica. Nel suo ambiente naturale i fusti strisciano sul terreno, radicandovi e formando fitti tappeti. Spesso evita la luce solare diretta crescendo all’ombra di altre piante. È comunemente noto come pianta del rosario.
Il primo aspetto da considerare per la cura del Senecio Rowleyanus è la luce. Aspetto fondamentale, se volete farlo sopravvivere in casa è la luminosità dell’ambiente in cui lo tenete. Gradisce molto l’arrivo anche qualche raggio di sole diretto. Inoltre, è assolutamente vietato innaffiare troppo. Ci mette un attimo a marcire. Deve ricevere acqua una volta ogni 3 settimane in inverno e una ogni 2 settimane in estate. Il metodo di bagnatura poi è fondamentale: se lo tenete in casa, è opportuno bagnare il vostro senecio per sub-irrigazione, facendo cioè salire l’acqua dal basso, tramite i fori di drenaggio. Così tenendolo per circa 30 minuti, giusto il tempo di far salire l’umidità. Un bel concime liquido per piante grasse farà il resto, rinforzando l’apparato radicale. Infine, se per caso decidete di metterlo fuori in balcone, tenete conto che, soprattutto in inverno, avrà bisogno di stare lontano dalle intemperie.
Con queste due accortezze, sarà in grado di affrontare anche temperature minime notturne intorno ai 4-5 gradi. Inoltre, dovete utilizzare un terreno specifico ben drenato e di buona qualità perché è importante una buona nutrizione per l’ apparato radicale. Sono da a evitare tutti i terricci troppo torbosi che attaccandosi alle radici stesse rischiano di farle soffocare. Il rinvaso si effettua ogni 2-3 anni, in primavera, utilizzando un vaso di dimensioni leggermente superiori al precedente. Si tratta di una pianta abbastanza resistente alle malattie ed ai parassiti. Tuttavia, può essere attaccata da cocciniglia cotonosa che compare in presenza di una cattiva gestione. Se accade è bene trattarla fin da subito con prodotti naturali, evitando il propagarsi di tale attacco. Infine, anche la vicinanza con altre piante può esporla all’attacco di parassiti come gli afidi.
Questo si può evitare, facendo prevenzione con antiparassitari preventivi che creano una barriera inospitale, lasciando prosperare in pace la nostra “pianta del rosario”. Provate a coltivarla seguendo questi consigli.