Semi di quinoa: benefici e proprietà nutrizionali di una pianta utile per la nostra salute
Un ingrediente che dovremmo provare a introdurre nella nostra alimentazione sono i semi di quinoa. La pianta originaria si trova in Sudamerica ed è la Chenopodium quinoa. Cugina stretta dell’amaranto, questi semi apportano numerosi benefici alla nostra salute grazie alle loro proprietà nutrizionali che l’hanno resa uno dei cibi alla base dell’alimentazione delle popolazioni locali. Ma come usarla in cucina?
Come usare in cucina i semi di quinoa?
I semi di quinoa sono ricchi di amidi (il che vuol dire che hanno parecchie calorie), di fibre, di vitamine e di minerali (fra cui calcio, fosforo e ferro). Inoltre, rispetto ad altri cereali, hanno più proteine. E non hanno il glutine, cosa importantissima per i celiaci e gli intolleranti al glutine.
Ricca di magnesio e niacina, questo pseudocereale (gruppo inventato in quanto la quinoa è molto simile ai cereali, pur appartenendo a una Famiglia diversa) non è adatto a chi fa diete ipocaloriche in quanto apporta parecchi amidi, calorie e energia. Come proteine, siamo sul 14%, più di frumento, mais e patate, ma meno di riso, legumi e avena.
Assai ricca di fibre, non contiene colesterolo, glutine e lattosio. Come vitamine, da segnalare le vitamine del gruppo B e la vitamina E.
Prima di andare a vedere come usare la quinoa in cucina, è bene sapere che i semi di quinoa raccolti così come sono non sono commestibili. Questo perché il tegumento di cui sono rivestiti è ricco di saponine che non solo danno un sapore amaro e disgustoso, ma creano anche problemi alla salute. Per tale motivo, i semi di quinoa che troviamo in vendita sono stati trattati preventivamente per eliminare il rivestimento esterno.
Per quanto riguarda l’uso in cucina, in teoria le foglie di quinoa possono essere mangiate all’insalata come verdura, ma contengono molto acido ossalico, dunque sono contrindicati per chi soffre di calcoli renali.
Ma in cucina usiamo soprattutto i semi. Viste le sue proprietà nutrizionali, ecco che trova spazio anche nelle diete di chi soffre di sovrappeso e di ipercolesterolemia. Chi ha problemi di trigliceridi alti o di diabete mellito, invece, dovrebbe moderarne il consumo.
L’alto contenuto di fibre la rendere perfette per chi soffre di stipsi, di diverticoli, di emorroidi o di ragadi.
In cucina la possiamo usare tranquillamente come alternativa all’amaranto. I semi possono essere usati interi o macinati sotto forma di farina. Solitamente la utilizziamo per preparare zuppe o primi piatti (anche come alternativa all’insalata di riso o di farro). Inoltre dalla quinoa si ricava anche il latte di quinoa, un latte vegetale assai simile al latte di avena.
Possiamo anche aggiungere i semi alle insalatone per dare un tocco di croccantezza in più.