Semi di lino: tutti i benefici e come consumarli per sfruttarne tutte le proprietà
Sai sfruttare al meglio i semi di lino in cucina? Si tratta di semi dai numerosi benefici e dalle ricche proprietà nutrizionali. Il lino, nome scientifico Linum usitatissimum, è una pianta erbacea annuale a crescita spontanea. Da questa pianta non solo si ricava l’omonima fbra tessile: i frutti e i semi sono un toccasana per la nostra salute. Questo però a patto che li usiamo correttamente.
Come usare i semi di lino in cucina?
I semi di lino sono assai ricchi di mucillagine, cosa che dona loro un’azione lassativa (ma solo se sono abbinati a un corretto consumo di acqua, altrimenti hanno l’effetto opposto). Inoltre avendo proprietà emollienti si usano in caso di enteriti, cistiti o dermatiti, ma questa volta sotto forma di infuso.
Sono anche ricchi di acidi grassi omega-3 (l’olio di semi di lino si usa anche in nutrizione veterinaria per via dell’apporto di acidi grassi), stimolano il sistema immunitario e potrebbero essere utili anche nei tumori della prostata.
Dai semi di lino si ricava un olio ricco di trigliceridi e acidi grassi omega 3 e omega 6. L’olio di lino trova impiego nelle malattie cardiache, in forme infiammatorie, come antiossidante, nella protezione del sistema nervoso, contro le coliti e anche contro le emorroidi.
Ovviamente non bisogna esagerare con la sua assunzione: se ne possono consumare al massimo due cucchiaini al giorno, magari usato per condire le pietanze. Purtroppo l’olio di lino ha un difetto: si conserva pochissimo una volta aperto, irrancidisce subito. E anche i semi sbriciolati durano pochi giorni: anche loro tendono a irrancidire. Bisogna anche ricordarsi di proteggere l’olio di lino dalla luce e dal calore, il che vuol dire chiuderlo in bottiglie scure, sigillate e in frigo dopo l’apertura.
Ma come usare i semi di lino? Beh, dipende dall’uso che se ne vuole fare. Se si cerca di dare una regolata all’intestino o ridurre l’assorbimento dei grassi, ecco che si possono consumare sia interi che macinati, ma sempre aggiungendo parecchia acqua affinché le mucillagini diventino belle rigonfie.
Se invece i semi ci servono per aumentare la razione giornaliera di acidi grassi omega 3, ecco che è meglio assumerli macinati. Solo che dopo averli macinati si ossidano nel giro di pochi giorni. Anche in questo caso, una volta macinati, meglio conservarli in frigo, in un barattolo chiuso ermeticamente.
Possiamo poi usare i semi di lino non solo per il nostro benessere, ma anche per soddisfare il palato. In cucina, infatti, possiamo aggiungere i semi negli impasti di pane, pizza e focacce, ma possiamo anche abbinarli a insalate, per dare un tocco di croccantezza e agli impasti dei dolci, fra cui anche torte e muffin (sempre per dare un po’ più di croccantezza).
Chi ha adottato uno stile di vita vegetariano o vegano spesso usa i semi di lino e la farina come sostituti delle uova.