Santoreggia: scopri le proprietà e gli usi di questa pianta aromatica

La santoreggia (Satureja) è un’erba aromatica e officinale originaria delle aree mediterranee. È nota come erba dei fagioli, poiché entrambi crescono nello stesso periodo. Risulta essere imparentata con salvia, timo e lavanda e rientra nelle erbe provenzali. Ne esistono diverse specie, le più conosciute e usate sono la santoreggia domestica, che fiorisce in estate, e la santoreggia montana che è perenne e più resistente alle rigide temperature invernali. Appartengono tutte alla famiglia delle Limbiaceae. Sono accomunate da un fusto sottile e da foglie appuntite e grigiastre. Producono piccoli fiorellini bianchi o rosa, molto profumati, che sembrano in grado di tenere lontane le zanzare e le tarme dai cassetti.

Santoreggia

Proprietà della santoreggia

Questa erba aromatica è ricca di vitamina A, vitamine del gruppo B e vitamina C. Contiene fosforo, potassio, calcio, sodio, rame, ferro, zinco, manganese, selenio e magnesio. Risulta essere utile in caso di punture di zanzara o di vespa, sarà sufficiente strofinarla sulla pelle per alleviare i fastidi. Le vengono attribuite proprietà antibatteriche, antivirali ed espettoranti, utili per combattere influenza e raffreddore. La sua azione antinfiammatoria aiuta a contrastare i disturbi a carico di intestino, reni e polmoni. Funge da antiossidante e contrasta l’azione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare. Riduce i livelli di colesterolo nel sangue e agisce da cardiotonico, aiutando anche a prevenire malattie cardiache e cancro. Può essere utilizzata anche per bagni e pediluvi tonificanti.

Santoreggia

In antichità era ritenuta un afrodisiaco e ne veniva impedita la coltivazione e la raccolta ai monaci. L’olio essenziale contiene limonene, eugenolo, timolo, cimene e mircene. Il carvacrolo ha proprietà digestive, antinausea, stimolanti e antispasmodiche.

La santoreggia in cucina

Santoreggia in cucina

In cucina la santoreggia è molto versatile e si consuma sia fresca che essiccata. Si accompagna a insalate, legumi, formaggi, uova e piatti a base di carne o pesce. Si può utilizzare per la preparazione di salse e sughi. In particolare, se associata ai legumi ne migliora la digestione. È ottima per aromatizzare i risotti, verdure alla griglia e piatti a base di patate o funghi. Con questa erba si possono preparare tisane e infusi, che se consumati prima dei pasti aiutano a favorire la digestione.

Articoli correlati