Santolina: tutto quello che volevi sapere su questa pianta aromatica poco conosciuta
Avete mai sentito parlare della santolina? In realtà esistono diverse specie di questa pianta aromatica che fa parte della famiglia delle Asteracee. In Italia troviamo le specie Santolina napoletana, la Santolina pinnata, la Santolina virens e la Santolina rosmarinifolia. Ma molto famosa è anche la S. chamaecyparissus, diffusa dalla Spagna all’Irlanda, senza dimenticare la Turchia.
Come si usa in cucina la santolina?
La santolina è un genere di piante che fa parte della famiglia Asteracee (quella dei girasoli), tribù Anthemideae, la stessa della camomilla. Si tratta di piccoli arbusti sempreverdi alti al massimo 60 cm. Le foglie sono pelose e argentee, dal forte profumo aromatico. Forma degli arbusti fitti e tondeggianti.
Il colore dei fiori varia dal bianco al giallo a seconda della specie. La fioritura solitamente avviene a giugno. La pianta fiorita è molto bella, tanto che viene usata non solo come pianta aromatica, ma anche come pianta ornamentale.
Come pianta, è usata in fitoterapia e nella medicina popolare a causa delle sue proprietà digestive, antispasmodiche e antisettiche, sia sotto forma di infuso come di decotto. Inoltre da ricordare l’uso esterno contro il prurito causato dalle punture di insetti.
In passato era usata per dare un buon odore agli armadi in quanto era capace di tenere lontane tarme e insetti.
Per quanto riguarda il suo uso in cucina, qui da noi viene usata pochissimo. Solitamente in cucina si utilizza la varietà Santolina chamaecyparissu: le foglie hanno un sapore forte e amaro, una via di mezzo fra il timo e il pino. Molto spesso la troviamo a condire piatti di pesce e verdure. Può essere un’alternativa al rosmarino anche per le verdure saltate in padella. Inoltre la si utilizza anche per condire salse e sughi, soprattutto quando a base di pesce.
Qua puoi trovare, poi, altre informazioni su piante aromatiche come il carvi e la borragine.