Radice di tarassaco, un vero e proprio tesoro della natura per la nostra salute
Quando si pensa al tarassaco, si pensa sempre ai suoi fiori gialli, ai soffioni, al fatto che infesta rapidamente il nostro prato o anche alle sue foglie commestibili. In pochi, però, si ricordano che c’è un’altra parte di questo fiore che è assolutamente commestibile. Anzi: è un vero e proprio tesoro per la nostra salute e bellezza. Stiamo parlando della radice del tarassaco. La parte che in molti snobbano, in realtà, è forse la parte più preziosa di questa pianta, ricca come è di sostanze nutritive che l’hanno resa un ingrediente indispensabile nella medicina tradizionale.
Come usare la radice di tarassaco?
Uno degli usi più noti della radice di tarassaco è riguarda il fegato. È ben conosciuta, infatti, la sua capacità di disintossicare fegato e cistifellea. Questo perché la radice stimola la funzionalità epatica, permettendo così al fegato di svolgere la sua attività di eliminazione di tossine e sostanze nocive.
Inoltre la radice di tarassaco è anche ricca di sostanze antiossidanti e antinfiammatorie, nonché di vitamine e minerali essenziali. Fra di esse ricordiamo la vitamina A, la vitamina C, il calcio e il ferro. Il che rende questa radice l’ideale per rinforzare il sistema immunitario, per combattere le infiammazioni e migliorare in generale la salute.
Già, ma come usare la radice di tarassaco a tale scopo? Possiamo prepararla in vari modi:
- tisana di radice di tarassaco: si possono usare sia le radici fresche, ben lavate per eliminare ogni traccia di terriccio che le radici essiccate. Le si taglia a pezzettini piccole e le si mette in una pentola piena di acqua bollente. Bisogna lasciare il tutto in infusione per 15-20 minuti, poi si filtra e si beve fredda o calda
- tintura di radice di tarassaco: si tagliano le radici e le si inserisce in un barattolo di vetro, riempiendolo poi con alcol denaturato o anche con aceto di mele. Si lascia riposare il barattolo in un posto buio e fresco per diverse settimane (o anche mesi), scuotendolo ogni tanto. Quando la tintura è pronta, la si filtra e la si conserva in una bottiglia scura. In questo caso l’assunzione prevede di usare qualche goccia di tintura diluita in acqua due o tre volte al giorno
Ovviamente, come sempre, prima di assumere un prodotto naturale, specie in presenza di patologie pregresse, assunzione di farmaci, stato di gravidanza o allattamento, chiedete sempre al vostro medico curante. Questo perché il fatto che un ingrediente sia naturale, non vuol dire che non abbia effetti collaterali, controindicazioni o interazioni con altri farmaci o rimedi naturali.