Raccogli ora questa verdura, ma non compiere questo grave errore
Lo sapevi che fra un po’ è il momento giusto per raccogliere questa verdura? Stiamo parlando delle puntarelle, verdura che la cucina romana conosce benissimo e che fa parte del gruppo delle cicorie. Dal gusto amarognolo (per questo non piacciono proprio a tutti), ecco che bisogna sapere quando seminarle e quando raccoglierle correttamente, evitando errori che ne potrebbero pregiudicare il raccolto.
Errori da non compiere con questa verdura, le puntarelle
Quando si decide di coltivare le puntarelle, bisogna evitare di compiere alcuni errori. Come verdura, infatti, richiede parecchie attenzioni. Per prima cosa, devi assicurarti di avere il giusto terreno: deve essere ben soleggiato, con pH neutro o al massimo leggermente acido e ricco anche di sostanze organiche. Se il terreno prescelto non è tale, bisogna arricchirlo con appositi fertilizzanti per le verdure.
Per quanto riguarda la semina, poi, dovresti farlo a inizio marzo, quando arriva la primavera. I semi devono essere piantati a 2-3 centimetri di profondità, un terriccio ben drenante e arricchito di sostanze organiche. Per una crescita ottimale, cerca di evitare la crescita di erbacce, rimuovendole appena le vedi spuntare.
Parlando di raccolta delle puntarelle, invece, dovresti aspettare almeno quattro mesi dalla semina, quando le foglie sono ben sviluppate. Questa verdura deve essere raccolta quando i gambi sono sottili e teneri, in modo da preservare il gusto. Non compiere l’errore di raccoglierle quando il gambo è ormai indurito: saranno troppo coriacee e anche il gusto ne risentirà.
Per raccoglierle, devi usare un coltello ben pulito e tagliarle alla base, non danneggiando le radici. Quando le avrai raccolte, prima di mangiarle devi pulirle bene, togliendo la parte esterna delle foglie che è troppo dura e fibrosa (se hai un coniglio puoi darle a lui, è ideale per limare i denti).
Una volta pulite, puoi o conservarle in frigo per qualche giorno o mangiate subito. Puoi farle all’insalata, condite con olio, aceto e sale, puoi condirle con diverse salse o usarle anche nelle zuppe e minestre. Occhio però: hanno un gusto amarognolo, quindi se già non ti piacciono i radicchi amari, è possibile che anche queste non ti siano troppo gradite.