Queste piante non dovrebbero mai essere coltivate nei vasi di terracotta

Innegabilmente i vasi di terracotta sono molto più belli, scenograficamente parlando, rispetto a quelli di plastica. Inoltre molte piante prosperano in questa tipologia di vasi. Ma non tutte. Infatti, a dispetto di quanto non si pensi, ci sono alcune piante che hanno serie difficoltà a crescere nei vasi di terracotta.

Mai usare i vasi di terracotta su queste piante

vasi terracotta

Pur avendo numerosi pregi, i vasi di terracotta hanno anche qualche aspetto negativo da tenere in considerazione. Costano decisamente di più rispetto a quelli di plastica e pesano anche tantissimo, cosa che li rende difficili da spostare. Inoltre non tutti sono traforati, il che peggiora il drenaggio del vaso. Come se non bastasse, poi, ci sono queste piante che non tollerano crescere in questi vasi:

  • felci: necessitano di un terreno umido, quindi crescono male nei vasi di terracotta. Questo perché la terracotta è un materiale poroso che permette il passaggio di acqua e aria, cosa che aumenta la velocità di evaporazione dell’acqua e secca il terreno. Per le felci meglio optare per i vasi in ceramica per le felci
Giglio della pace foto
  • venere acchiappamosche: questa Dionea è una pianta carnivora molto conosciuta. Anche lei ama tantissimo il terreno umido. E dunque ricadiamo nel problema visto sopra: la troppa porosità della terracotta fa sì che il terreno si asciughi troppo velocemente
  • gigli della pace: possono crescere nei vasi di terracotta, ma si seccano troppo rapidamente e richiedono continue innaffiature. Per questo motivo, meglio scegliere per loro un vaso di ceramica
sempreverdi in vaso
  • sempreverdi: in generale per le piante sempreverdi che devono stare all’aperto tutto l’anno, il vaso di terracotta non è l’ideale perché non sono resistenti al gelo. Se iniziano le gelate e fa troppo freddo, infatti, il vaso finisce con il creparsi e rompersi. Questo a meno che non si scelgano vasi di terracotta di qualità superiore e in grado di sopravvivere al gelo. Per esempio, la terracotta italiana di Impruneta in tal senso sembra essere migliore delle controparti americane e messicane, meno costose, ma più fragili

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