Questa pianta è un superfood straordinario, devi assolutamente conoscerla: ricca di proteine e vitamina C
Avete mai sentito parlare della moringa? Si tratta di una pianta originaria dell’India e del Pakistan e che ha le potenzialità per essere considerata un vero e proprio super food. Classificata come Moringa oleifera, è una pianta facente parte della famiglia delle Moringaceae. Attualmente è coltivata in tutta la fascia tropicale della Terra.
Moringa, una pianta unica nel suo genere
La Moringa è una pianta alta anche 7 metri, con tronco eretto o ramificato, dalla consistenza spugnosa (infatti il suo legno è debole). Si presenta con rami sottili e penduli. Le foglie sono robuste, di colore verde chiaro dorsalmente e verde glauco sulla pagina inferiore.
Le radici hanno un odore e un sapore piccantino, che ricorda il rafano (infatti la pianta è anche nota con il nome di albero del rafano). I fiori sono piccoli e numerosi, molto delicati e belli, di colore bianco-crema. Inoltre attirano gli insetti impollinatori. I frutti sono, invece, dei grandi baccelli verdi e morbidi quando non maturi, mentre quando sono maturi diventano color marrone e sono duri. Dentro contengono semi simili a fagioli, ma tondeggianti.
Come pianta, resiste molto alla siccità e cresce bene anche in terreni molto poveri. Tuttavia nei terreni fertili e irrigati cresce maggiormente. Vanno bene terreni sia acidi che alcalini e fruttifica già al primo anno. Tuttavia necessita di terreni ben drenanti. Non resiste per niente al fuoco. Le piante adulte possono sopportare brevi gelate, ma se il freddo persiste la fruttificazione si riduce.
Quando fa molto caldo, perde tutte le foglie, che rispuntano una volta tornata l’umidità.
Come pianta è usata anche in fitoterapia visto che le foglie hanno un effetto antinfiammatorio e antiossidante contro i radicali liberi. Qualcuno lo paragona a un effetto similare all’ibuprofene.
I semi aiutano chi soffre di asma, mentre pare che tenga anche sotto controllo la glicemia post prandiale nei pazienti diabetici. La corteccia dell’albero ha azione antipiretica, mentre l’estratto ricavato dalle foglie ha azione antipertensiva. Inoltre ha azione epatoprotettiva e pare che aiuti contro i tumori.
Come avrete capito, di questa pianta si usa tutto. E non solo in fitoterapia, anche in cucina: tutta la pianta è commestibile. Anzi: ha un alto livello di proteine, contenenti anche aminoacidi essenziali (cosa più unica che rara nel mondo vegetale). Inoltre è anche ricchissima di vitamina C e di vitamina A. Non manca poi il potassio (più delle banane).
Con le foglie potete preparare delle insalate (occhio che ha un sapore un po’ piccante), da mangiare anche crude. Ma nulla vi vieta di cuocerle come fate con gli spinaci.
I frutti, invece, sono preparati bollendo i baccelli immaturi (hanno un sapore che ricorda gli asparagi). Pure i fiori sono commestibili e si usano per arricchire le insalate. Dai suoi fiori, poi, potete ricavare il miele.
I semi sono bolliti e tostati e, per qualche motivo, sanno di ceci. Dai semi si estrae anche l’olio (contengono molto più olio delle olive), dal sapore dolce e che non irrancidisce.
Pure le radici si mangiano e hanno un sapore piccante che ricorda il ravanello (le radici sono più piccanti delle foglie). Solitamente le si usa in minime dosi come aromatizzante, ma senza esagerare perché contengono un alcaloide potenzialmente neurotossico.