Questa pianta abbonda nella maggioranza dei cortili e noi la tagliamo senza sapere che è un grande tesoro: ecco cosa puoi fare con lei
Potrebbe sembrarvi una semplice erbaccia da estirpare ma non lo è affatto. Si tratta in realtà di una pianta che potrebbe potenzialmente apportare una serie benefici al vostro organismo. Di che esemplare stiamo parlando? Si tratta della Gramigna indiana, il cui nome scientifico è Eleusine indica.
Questa pianta appartiene alla famiglia delle Graminacee e, da come suggerisce il suo nome, è originaria dell’India. L’etimologia del suo nome è decisamente affascinante. La parola “Eleusine” infatti deriva dal termine greco “Eleusis”, una città in cui in passato si praticavano i famigerati “misteri eleusini”. Si tratta di riti religiosi misterici che in antichità si praticavano ogni anno all’interno del santuario consacrato a Deemetra, dea del grano e dell’agricoltura. Il suo aspetto agli occhi di molti può sembrare quello di una semplice erbaccia. Si tratta di una pianta interamente glabra che presenta foglie lunghe, flessuose ed eccentriche in fase tardiva. Può raggiungere massimo un’altezza di 50-60 cm.
Parliamo ora delle sue proprietà. La gramigna apporta benefici soprattutto in caso di infiammazioni a carico delle vie urinarie e possiamo impiegarla ad esempio nel trattamento di cistite e coliche renali. Il suo consumo prevenire la formazione di calcoli. Generalmente viene inserita all’interno di tisane. Queste ultime sono note, oltre che per le proprietà diuretiche e antimicrobiche appena citate, per essere emollienti e lenitive. Per di più l’Eleusine indica diventa nostra alleata nella lotta contro alcuni disturbi che colpiscono il tratto gastrointestinale. Non è finita qui: questa pianta è ottima per alleviare i reumatismi e per abbassare la pressione. La gramigna può essere utilizzata da sola o in associazione con altre piante medicinali che vanno opportunamente scelte in base al disturbo da trattare.
Cosa ci permette di non confonderla con altri esemplari? Ciò che ci aiuta a riconoscerla e a non confonderla con altri esemplari è la sua tipica infiorescenza composta da un asse appiattito e robusto. Questa porta su una delle due facce due file di spighette sessili e multiflore.