Quali sono le piante PERICOLOSE da non avere in casa? Da queste 7 meglio stare alla larga
Le piante che si tengono in casa, solitamente, sono scelte per la loro bellezza; di queste si guardano i colori, la forma delle foglie, ma nessuno si preoccupa di vedere se possono essere pericolose. Tra quelle che si utilizzano normalmente per arredare casa, ce ne sono 7 che non si dovrebbero tenere.
7 piante pericolose da non usare come decorazioni casalinghe
Molta gente arreda l’ambiente domestico con delle piante. Queste apportano numerosi benefici, ad esempio purificano l’aria e rendono l’ambiente più naturale. Tuttavia bisogna fare attenzioni a quali vegetali si scelgono perché non tutte danno beneficio, ce ne sono alcune che possono essere tossiche. Tra gli effetti negativi che possono causare si annoverano: mancanza di respiro, vertigini o addirittura svenimento. Si riportano di seguito 7 piante da non avere in casa:
- Floripondio: conosciuta anche con il nome di “trombe d’angelo” o “campane”. Tale pianta è abbondantemente ricoperto di fogliame ed ha dei grossi fiori che pendono verso il basso. La sua pericolosità è data dal poter allucinogeno che ha, perché i suoi fiori sono responsabili di episodi psicotici, paralisi ed, in certi casi, anche morte. In quest’ultimi ci sono gli alcaloidi tropanici, che sono le stesse sostanze presenti nelle droghe sintetiche che inibiscono il sistema nervoso;
- Dieffenbachia: detta anche “Lotteria” o “Amena” ed è una delle piante più comode da avere in casa poiché non richiede tante cure per il suo mantenimento;
- Trinitario: molto utilizzata soprattutto per decorare il giardino perché si arrampica sui muri e dona luce per li colore dei suoi fiori. Però bisogna sapere che tali fiori contengono sostanze tossiche, quali cianogenico e oleandrina, dannose per il cuore.
- Ortensia: pianta molto conosciuta e molto comune, con colori vivaci e brillanti. Ma se, per errore, si ingeriscono i suoi fiori, può causare arresto respiratorio, abbassamento della pressione sanguigna, vertigini ed anche svenimenti. Lo stesso accade se si consumano le foglie o lo stelo ma gli effetti sono minori. Tali sintomi sono dovuti all’idrazina, un composto simile al cianuro;
- Gigli: tali fiori sono pericolosi soprattutto per gli animali domestici. Causa irritazione dell’intestino e determina sintomi gastrointestinali come vomito e diarrea. In casi gravi arriva a provocare danni ai reni e ne provoca la morte del soggetto;
- Salvia divinorum: è importante distinguerla dalla salvia comune che, a differenza di questa, è commestibile. La divinorum ha un composto allucinogeno simile all’LSD. Se la si consuma per sbaglio, provoca alterazioni della coscienza e allucinazioni ed a volte questi danni possono essere permanenti.