Qual è la pianta più grande del mondo? Indizio: si trova nel regno di Poseidone
D’accordo, dalla foto non si direbbe, ma la pianta più grande del mondo è proprio lei, la Posidonia australis. Questa pianta, come si potrebbe intuire dal nome, non si trova sulla terraferma, bensì nel regno di Poseidone. Infatti è una pianta sottomarina, che vive nell’oceano al largo della costa dell’Australia.
La Posidonia australis, la pianta più grande del mondo
Lo sappiamo, probabilmente vi state immaginando delle specie di baobab o sequoie gigantesche sotto il mare, con Sebastian che va alla ricerca di Ariel e Nettuno che tuona perché la figlia è sparita un’altra volta.
Beh, non è così: la Posidonia australis, infatti, non è grande in quel senso, ma lo è perché da un singolo seme germogliato qualcosa come 4.500 anni fa è nata un’unica pianta che copre ben 80 miglia quadrate.
Si parla sempre di fiori dalle corolle giganti, di alberi più alti del mondo e via dicendo, ma questa pianta è assai più particolare. La Posidonia australis, nota anche come erba a nastro, vive e prospera sott’acqua.
Gli scienziati hanno scoperto che una colonia di questa pianta vive e prospera a Shark Bay, nell’Australia occidentale, coprendo una superficie di 200 chilometri quadrati. Praticamente un’area più grande di Washington DC.
Ovviamente gli studiosi si sono subito affrettati a pubblicare lo studio, che trovate su Proceedings of the Royal Society. Elizabeth Sinclair, coautrice dello studi, ha spiegato che è il “più grande esempio conosciuto di clone in qualsiasi ambiente sulla Terra” e che è probabilmente “l’organismo vivente più grande del mondo”.
In pratica il Cordyceps di The Last of Us non si è inventato nulla. Questa immensa prateria di alghe ha battuto con ampi margini i record precedenti. La colonia del fungo Armillaria ostoyae nella foresta nazionale di Malheur, nell’Oregon, si estene su 9,1 chilometri quadrati. Mentre la colonia del pioppo tremulo chiamata Pando si estende solamente su 0,5 chilometri quadrati.
La peculiarità però di questa colonia di alghe è che non si è diffusa così tanto spargendo semi a destra e a manca. L’attuale colonia, infatti, è germogliata da un singolo seme circa 4.500 anni fa, perfezionando poi l’arte della riproduzione clonale. In pratica non produce più fiori o semi: genera solamente nuovi germogli che si diffondono orizzontalmente partendo dal suo vasto apparato radicale.
Nel corso dei millenni questo singolare meccanismo di moltiplicazione ha permesso a quella singola pianta originaria di clonarsi ripetutamente fino a creare l’attuale regno sottomarino attuale.
Gli scienziati sono giunti a questa conclusione analizzando il DNA dei campioni di P. australis raccolti in questa ampia prateria. La variazione genetica fra i vari campioni era così ridotta da poter significare una cosa sola: tutta la colonia derivava da una singola fonte. Si parla di poliploidia: queste fanerogame portano il genoma completo di entrambi i genitori.
Inoltre pare che questa pianta sia anche un ibrido fra due specie. Sinclair ha spiegato anche che piante poliploidi del genere spesso crescono in zone con condizioni ambientali estreme. Spesso sono sterili, ma in questo caso il problema è bypassato dal fatto che si propagano per clonazione.