Pistacia lentiscus: tutto sul lentisco e su come coltivarlo

Il lentisco (Pistacia lentiscus) è una pianta sempreverde a portamento arbustivo o arboreo originaria dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Può raggiungere i 4-5 metri di altezza, la corteccia è rossastra e la chioma tondeggiante. Le foglie appaiono cuoiose e lucide, in primavera sbocciano piccoli fiori raccolti in infiorescenze a racemo. I fiori femminili sono tendenti al verde, mentre i maschili tendenti al rosso. Essendo una pianta dioica, alcuni esemplari portano solo fiori femminili e altri solo fiori maschili. La fioritura, tra marzo e maggio, può durare diverse settimane.

Pistacia lentiscus

In estate vengono prodotti i frutti, piccole bacche rosse che man mano che si avvicinano alla maturazione scuriscono, fino a diventare nere, solitamente in inverno. Il seme è commestibile e ricorda il pistacchio, si consuma solitamente all’interno delle zuppe e abbinato ai legumi. Sia le foglie che i rami di questa pianta emanano un profumo intenso, per questo il lentisco trova impiego in profumeria. Viene comunque utilizzato anche in erboristeria e per produrre un mastice dalle diverse proprietà. Il legno, per via della sua colorazione rosa con variegature gialle, viene utilizzato per la produzione di sculture.

Come coltivare in lentisco in giardino

La Pistacia lentiscus è amante delle posizioni soleggiate, ma è capace di crescere anche a mezz’ombra. Sebbene sia una pianta piuttosto rustica, se piantato in zone dove gli inverni sono molto rigidi è preferibile coprirlo con del tnt o metterlo a dimora in un luogo più riparato, come ad esempio vicino a un muro o altri alberi. Sopporta temperature fino a -10° C, ma preferisce di gran lunga il caldo.

Normalmente le piogge sono sufficienti e non necessita di ulteriore apporto idrico, resiste bene alla siccità perché è in grado di chiudere gli stomi e non disperdere l’acqua. In caso di siccità intensa e prolungata e alte temperature, potrebbe essere utile innaffiare ogni 15-20 giorni. Innaffiature brevi e scarse portano le radici a svilupparsi superficialmente, rendendo a lungo andare la pianta meno stabile. Per questo motivo è meglio innaffiare con abbondanti quantità d’acqua ma sporadicamente, lasciando che l’acqua penetri in profondità per radici più profonde.

Pistacia lentiscus

La Pistacia lentiscus si adatta bene a diversi tipi di terreno, non è particolarmente esigente. Tuttavia, un terreno ricco, sciolto e drenato è l’ideale. Anche se in natura cresce in terreni poveri e rocciosi, se il terreno del giardino è fertile riesce a trarre maggior nutrimento e cresce più velocemente. In primavera e autunno si consiglia di aggiungere del concime organico per stimolarne la crescita. I primi due anni è preferibile scegliere un prodotto che apporti una buona quantità di azoto; superata questa prima fase di crescita si può continuare con un concime per piante da frutto. La potatura non è necessaria, ma si può scegliere di realizzare delle siepi regolando il taglio.

Come coltivare il lentisco in vaso

Lentisco

Per la coltivazione in vaso valgono le stesse regole a proposito di esposizione alla luce solare e di resistenza alle basse temperature. Il vaso ideale è profondo e ampio, in cui è possibile creare sul fondo uno spesso strato drenante, utilizzando argilla espansa o ghiaia. Anche in questo caso l’acqua fornita deve poter giungere in profondità. Le innaffiature devono essere sporadiche ed effettuate al bisogno, tenendo conto del fatto che nei primi due anni di vita la pianta potrebbe richiedere un quantitativo d’acqua leggermente maggiore in estate. In primavera si può procedere con la distribuzione di un concime granulare a lenta cessione.

Articoli correlati