Piante magiche: eccone 3 che non ti aspetti

In antichità erbe e piante erano impiegate per rituali magici e incantesimi. Nei racconti popolari si narra di storie che vedono protagoniste pozioni e altri elementi come cristalli o pietre. Scopri quali sono 3 delle piante che si riteneva e si ritiene tutt’ora abbiano proprietà magiche.

Alloro

Alloro

All’alloro vengono associate proprietà di protezione dalle energie negative. A tale scopo, le foglie si possono indossare come veri e propri talismani, oppure si possono bruciare come incenso su un carboncino. Sono ritenute utili anche come metodo di purificazione spirituale prima delle pratiche meditative. Inoltre, nell’antica Grecia si pensava che l’alloro potesse allontanare la malasorte e le malattie contagiose. Gli antichi sacerdoti dormivano su letti fatti da ramoscelli d’alloro per facilitare la connessione con il divino.

Basilico

Basilico

Questa pianta è in grado di proteggere dalle negatività e attirare l’amore. L’olio essenziale ottenuto dalle foglie, se utilizzato nell’acqua della vasca durante un bagno, aiuta a scaricare e rilasciare le tensioni e nutrire il campo energetico. Favorisce il ritrovamento dell’equilibrio tra mente e spirito. Secondo la mitologia greca, era un portentoso antidoto contro il morso del velenoso e letale serpente basilisco. Nell’antico Egitto era offerto in dono agli dei e ritenuto talmente sacro da non poter essere utilizzato dai comuni mortali, se non durante i processi di mummificazione. I Crociati trasportavano il basilico nelle navi in quanto pensavano che potesse allontanare insetti e proteggere dalle malattie.

Anice

Anice

All’anice viene associata la capacità di proteggere dagli incubi e dai sogni inquieti. Uno degli utilizzi prevede infatti di posizionare un sacchetto di cotone contenente semi di anice sotto al cuscino. Se utilizzato come talismano, aiuta a sviluppare l’intuito, le visioni e i sogni premonitori. Si ritiene possa portare fortuna, felicità e prosperità e alcuni lo utilizzano nei rituali d’amore. Può essere bruciato come incenso per favorire la purificazione e predisporre la mente e lo spirito alla meditazione.

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