Piante da frutto che non vorreste mai avere in giardino

Non per scoraggiare aspiranti giardinieri, ma ci sono alcune piante da frutto che sarebbe meglio evitare di avere nel giardino. Questo soprattutto se si è dei neofiti. Non fraintendeteci: voler sperimentare e variare un po’ le coltivazioni e l’aspetto di orto e giardino è sempre una bella cosa. Ma se sbagliate albero, ricordatevi che quello rimane lì a crescere per decenni e quindi vi troverete a dover affrontare delle lunghissime conseguenze.

Per un motivo o per l’altro, gli alberi da frutto che andremo a vedere ora possono crearvi diversi problemi e rovinarvi il piace di prendervi cura del giardino.

Piante da frutto sconsigliate nei giardini

piante frutto noce pecan

Il primo è il Piro calleryana o pero Callery. Il problema è che un pero infestante, cresce velocemente, il suo legno è debole e si rompe facilmente. Oltretutto dalle radici spesso spuntano polloni che formano fitti cespugli. Da evitare.

Evitate anche il Ginkgo biloba. O meglio: evitate gli alberi femmina perché i loro frutti puzzano tantissimo. Cadono a terra, marciscono e impestano tutto il giardino. Occhio poi che la polpa maleodorante è tossica (mentre le noci interne sono commestibili).

Vietatissimo anche il Morus alba. Il gelso bianco produce bellissime more ornamentali. Il problema è che è molto invasivo. Meglio optare per il Morus rubra, il gelso rosso. O con delle semplici piante di more o lamponi.

Attenzione anche al Prunus avium. I ciliegi dolci producono frutti deliziosi, ma il problema è che sono invasivi e finiscono col soppiantare alberi e arbusti autoctoni. Ovviamente non tutti gli alberi di ciliegio sono invasivi: chiedete sempre al vivaista prima di procedere con l’acquisto della pianta.

Pessima idea anche prendere un Prunus x subhirtella. Il ciliegio Higan produce fiori bellissimi, ma è anche molto invasivo. Cercate dunque di scegliere cultivar sterili. O se proprio volete i frutti, almeno optate per varietà nane, più facili da gestire.

Pure il Prunus persica non va bene. L’amato pesco, infatti, produce frutti deliziosi, ma è anche una pianta da frutto molto delicata e soggetta a parecchie malattie. Per esempio, spesso sviluppa l’arricciamento delle foglie, una patologia fungina.

Anche gli agrumi possono essere problematici. Il fatto è che la maggior parte patisce il freddo. Dunque se scegliete di prendere un mini albero di limone, potrebbe essere facile d’inverno spostarlo al riparo in casa. Ma alberi più grossi vi costringono a fare un doppio lavoro in inverno per proteggerli da freddo e gelate.

E l’avocado? Beh, la Persea americana tende a diventare molto grossa, non sopporta il gelo e il freddo e vi farà lavorare il doppio d’inverno per proteggerlo. Con lo svantaggio che, avendo una radice a fittone, è difficile coltivarlo in vaso.

Avocado: un frutto ricco di nutrienti

Attenzione anche al Corylus avellana. Il nocciolo europeo produce frutti deliziosi e offre un buon livello di ombra. Ma è molto invasivo. Se proprio ne volete uno, scegliete il nocciolo americano, più piccolo e meno infestante.

Evitate pure il Juglans nero, il noce nero. Questo perché produce juglone, una sostanza che impedisce la crescita delle altre piante circostanti. Fateci caso: intorno a questi alberi di solito non cresce niente. Inoltre diventa veramente alto, creerà troppa ombra alle altre piante e potrebbe non essere l’ideale nei giardini piccoli.

Via anche il Carya illinoinensi. Il noce pecan diventa troppo alto, copre tutto il resto del giardino. Inoltre per riuscire a farlo fruttificare vi servono almeno due o tre alberi. Difficile avere tre esemplari giganti nel giardino.

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