Piante da evitare vicino alla salvia: le regole della consociazione
Chi si occupa di giardinaggio conosce bene il significato del termine “consociazione“. Si tratta di una parola utilizzata nel linguaggio tecnico, che fa riferimento a tutte quelle regole che il giardiniere deve seguire quando si ritrova ad a coltivare più esemplari in contemporanea. Ci sono infatti delle piante la cui rigogliosità è favorita dalla vicinanza, mentre ne esistono altre che sono nocive le une per le altre.
Oggi vogliamo focalizzarci sulla salvia, una pianta “comune” che tuttavia mostra specifiche esigenze in termini di consociazione. Sebbene prendersi cura della salvia non sia arduo, poiché si tratta di un esemplare non particolarmente delicato, chi vuole vedere le proprie piantine sempre in salute deve prestare attenzione ad una serie di accorgimenti. Oggi vi illustriamo quali sono le specie che in particolare andrebbero tenute “alla larga”, in maniera tale da massimizzare i benefici e ridurre al minimo il rischio di incorrere in eventuali condizioni svantaggiose.
Partiamo dunque con il parlare delle piante che preferibilmente non dovrebbero trovarsi mai vicino alla salvia. La prima in lista è la cipolla, che compete con la salvia per i nutrienti. Si tratta di due esemplari che presentano esigenze molto simili e per loro entrare in competizione equivale a ridurre la produttività complessiva. Seguono in lista i broccoli, i cavoli, i cavoletti di Bruxelles e i cavolfiori. Anche queste piante non si rivelano benefiche per la salute delle piantine di salvia per via della loro alta competititvità. Infine anche la coltivazione dell’aglio sarebbe da evitare. Nonostante sia un repellente per i parassiti, la sua presenza ostacola la crescita della salvia.
La coltivazione dei cetrioli non è svantaggiosa per la cura della salvia in sé per sé, tuttavia per le regole della consociazione non costituisce l’ideale. Questa considerazione deriva dalle differenze che intercorrono tra le piante di cetriolo e la salvia, più nello specifico dalla loro incompatibilità in termini di esigenze. Le prime infatti preferenzialmente vivono in ambienti umidi ed ombreggiati. La salvia contrariamente richiede la coltivazione sotto i raggi solari e non tollera elevati tassi d’umidità.