Pianta morta o dormiente – toglietevi il dubbio con questo trucco

Questo dubbio ci attanaglia sempre: quella pianta un po’ rinsecchita, ingobbita, senza foglie, cadente è morta o dormiente? La domanda è più che lecita, soprattutto per i neofiti e per chi ha poca esperienza con le piante. Capire se una pianta sia morta o solo dormiente è fondamentale. Quelle dormienti, infatti, sono ancora vive e vanno lasciate lì dove tanno. Quelle morte, invece, sono al di là di ogni possibile soluzione (se fossimo in D&D avremmo a disposizione una verga della Resurrezione, ma visto che siamo nella vita reale, le piante morte rimangono morte e basta).

Fortunatamente, però, c’è un pratico trucchetto che potete mettere in atto per capire la differenza fra pianta viva, ma dormiente e pianta morta, da eliminare.

Come distinguere fra una pianta dormiente e una morte

piante morte

La confusione deriva dal fatto che piante dormienti e piante morte condividono alcune caratteristiche comuni. Fra di esse annoveriamo di sicuro la crescita bloccata e la perdita delle foglie. Tuttavia si tratta di due stati ben diversi.

La pianta dormiente presenza cellule vive. Solo che si trova in una specie di stato di ibernazione, consideratolo una sorta di letargo vegetale. Solitamente questa fase permette alla pianta di riprendersi da periodi di crescita intensa, riottenendo forze e nutrienti per il ciclo di crescita successivo. Per molte piante, il periodo di dormienza corrisponde all’inverno.

La pianta morta, invece, non è in fase di ibernazione. Le sue cellule sono morte a causa della fine naturale del suo ciclo vitale, per una malattia o per un danno esteso. La pianta morta è del tutto irrecuperabile.

A questo punto, da quali segnali capire se siamo in fase di dormienza o di morte? In generale tutte le piante hanno una qualche fase di letargo. Nelle piante decidue, tale fase è un po’ più evidente. Le foglie cambiano colore, cadono e smettono di crescere.

Nelle piante perenni, invece, le foglie tendono a rimanere sempre verdi e ad avere un aspetto normale anche in fase di dormienza. Il che vuol dire che se la pianta è decidua e le sue foglie iniziano a cambiare colore e cadere, allora probabilmente è normale. Ma se la stessa cosa la fa una pianta sempreverde, allora vuol dire che è malata, sta morendo o già morta.

Queste le caratteristiche tipiche di una pianta dormiente:

  • le foglie cadono e appassiscono
  • cresce poco
  • lo stelo tende a piegarsi, ma difficilmente si rompe (a meno che non lo manipoliamo poco delicatamente)
  • se graffiamo lo stelo, sotto vediamo del verde
  • le radici sono leggere e flessibili
  • la prossima stagione, in teoria, dovrebbe ricominciare a crescere

Se la pianta è morta, invece, noteremo queste caratteristiche:

  • le foglie cadono e appassiscono
  • non cresce più
  • gli steli si spezzano e si rompono
  • se graffiamo lo stelo, sotto vediamo del marrone
  • le radici sono ammuffite e puzzano
  • la prossima stagione di sicuro non cresce
pianta nel vaso

A questo punto, però, qual è il famoso trucchetto per differenziare fra pianta dormiente e pianta morta? Beh, in realtà è facile. Con l’unghia o un oggetto appuntito grattiamo una parte legnosa. Quindi lo stelo, un ramo o un tronco. Se al di sotto del graffio vediamo del verde, allora la pianta è viva ed è solamente in fase di quiescenza.

Se sotto vediamo del marrone, specie se la consistenza è secca, allora è male, molto male: quella pianta è morta.

Nel caso troviamo un colore giallo o verde chiaro, allora la pianta non sta benissimo, ma forse può essere ancora recuperata. Toccate il terreno: se secco, vuol dire che dovete innaffiare. Se inzuppato d’acqua, dovete sostituire quel terriccio con del terreno nuovo e drenante.

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