Pianta Inga edulis: famosa per la sua versatilità e il suo dolce frutto
In questo articolo, vogliamo sottoporre alla vostra attenzione una pianta speciale che spicca per la sua particolare versatilità: la Inga edulis. Si tratta di un albero evergreen tropicale, la cui specie è originaria dell’America Meridionale. Cresce prevalentemente lungo i corsi dei fiumi fino a circa 1600 m di altitudine. Il suo nome deriva dal latino “edulis” che vuol dire “commestibile” con chiaro e diretto riferimento ai suoi dolci frutti.
Descrizione dell’Inga edulis
Appartenente alla famiglia delle leguminose Fabaceae, questa pianta spicca innanzitutto per l’elevata e veloce crescita che la caratterizza. Può infatti arrivare fino ai 30 metri di altezza. Presenta una chioma espansa piuttosto appiattita che la rende particolarmente adatta a creare una gradevole ombra ed un tronco, talvolta contorto, che può misurare fino ai 60 cm di diametro.
L’Inga edulis possiede una corteccia grigia, con foglie pennate dal bordo arruffato e fiori di colore bianco-verdognolo. Le foglie terminali possono raggiungere i 25 cm di lunghezza e hanno forma ovata con apice acuminato.
I suoi speciali e dolci frutti
I frutti hanno una forma cilindrica, scanalata longitudinalmente e possono essere diritti, ricurvi o ritorti a spirale. Al loro interno, sono presenti numerosi semi di colore nero inglobati in una polpa bianca, cotonosa, dal sapore dolce. E sono proprio i suoi semi a rendere peculiare questa pianta.
La polpa che li circonda, infatti, ha un sapore molto dolce spesso accomunato alla vaniglia. Solitamente, la polpa è consumata fresca, ma se ne può ricavare anche un succo utilizzato talvolta per preparare una bevanda alcolica.
I semi, molto popolari nei luoghi di origine, possono essere consumati cotti come ortaggio oppure arrostiti.
Insieme alle foglie presentano un elevato contenuto di proteine, particolarmente indicato per il foraggio del bestiame.
Il suo legno viene utilizzato localmente come combustibile e materiale da costruzione.
Infine, da segnalare l’utilizzo che si fa sia dei semi che delle foglie di questa pianta nella medicina tradizionale. Essi infatti fungono da astringenti nelle malattie intestinali e sono, inoltre, ottimi antireumatici.