Pianta dell’incenso: trucchi e segreti per coltivare con successo in casa il Plectranthus coleoides

Avete deciso di prendervi cura o vi hanno regalato un Plectranthus coleoides? Meglio nota come pianta dell’incenso, ecco qualche piccolo trucco e segreto per coltivare con successo questa splendida pianta.

Come coltivare la pianta dell’incenso?

plectranthus pianta incenso

La pianta dell’incenso è una pianta ornamentale bella e facile da coltivare. Originaria delle zone tropicali di Africa e Asia, questa pianta si caratterizza per l’avere delle foglie aromatiche che emanano un profumo simile all’incenso se strofinate (fa parte della famiglia delle Lamiaceae). Inoltre è perfetta come pianta da interno in vasi sospesi o come copertura vegetale in aree del giardino non colpite direttamente dalla luce solare.

Molto resistente e a bassa manutenzione, ecco che si tratta di una pianta erbacea e perenne dal portamento ricadente. Mantiene le foglie tutto l’anno, basta che non faccia troppo freddo. Tende a fiorire in estate, producendo piccoli fiori bianchi o viola. Le foglie sono ovalari con bordo seghettato, di colore verde brillante (ma ci sono alcune varietà con margini bianchi o crema). Le foglie sono morbide e pelose.

Gli steli sono penduli o pendenti e creano cespugli densi e compatti (la si usa anche per le siepi). Dopo la fioritura, produce frutti sotto forma di piccole capsule contenenti i semi.

Ne esistono diverse varietà, ma in generale non avrete problemi a coltivarla se seguirete queste indicazioni:

  • posizione: ha bisogno di luce solare indiretta. Non esponetela direttamente al sole altrimenti si bruciano le foglie. Prospera anche con luce artificiale
  • temperatura: si adatta a temperature comprese fra i 18 e i 24°C. Non sopporta il freddo, quindi va tenuta lontana da correnti d’aria. Nelle zone fredde, quando la temperatura scende sotto i 10°C, va tenuta in casa o in serra
  • irrigazione: gradisce un ambiente mediamente umido, non troppo secco. Per quanto riguarda l’irrigazione, bisogna innaffiare con moderazione, ma senza esagerare e senza creare ristagni idrici che portano a marciume radicale. Il substrato deve essere ben drenante. In primavera si innaffia una volta ogni 4-5 giorni. Poi in estate si passa a una volta ogni 2-3 giorni. In autunno innaffiatela una volta ogni 6-7 giorni. Infine in inverno si innaffia una volta ogni 10-14 giorni
  • terreno: necessita di una miscela di torba commerciale e sabbia (sostituibile anche con vermiculite o fibra di cocco)
  • concimazione: si concima da fine inverno a fine estate con concime solido granulare o concime liquido. Meglio optare per miscele NPK 12-8-16
  • propagazione: avviene per talea o seme

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