Phoenix roebelenii, trasforma il giardino in un’oasi con la palma nana
Volete trasformare il vostro giardino in un’oasi? Magari abitate al mare? Ecco: che ne dite di provare a cimentarvi nella coltivazione di una palma nana? Il suo nome scientifico è Phoenix roebelenii ed è una delle palme ornamentali più amate. Questo perché unisce l’eleganza e la bellezza di una palma a dimensioni compatte, che la rendono ideale da coltivare sia nei giardini che negli spazi chiusi.
Come coltivare la Phoenix roebelenii?

La Phoenix roebelenii si dimostra essere una palma ornamentale molto versatile. Ovviamente potete coltivarla in giardino, anche in quelli di dimensioni più ridotte. Tuttavia cresce bene anche sui balconi, in terrazzo, nei patii e persino in casa, volendo.
Originaria del sud-est asiatico, l’altezza massima che raggiungerà è di 3 metri. Dalle foglie fini, arcuate e pennate, ecco che è capace di dare un tocco di tropicalità, permettetemi il neologismo, anche agli spazi più risicati.
Caratterizzata da un tronco molto snello, si adatta bene sia ai climi caldi che a quelli temperati. Se volete cimentarvi nella sua coltivazione, dovrete scegliere bene la posizione. Se coltivata in casa, ha bisogno di parecchia luce indiretta. All’esterno, invece, ha bisogno di mezz’ombra. Ama il caldo, ma può comunque sopportare gelate fino a -3°C, ma solo per brevi periodi. Questo vuol dire che, qui da noi, quando fa freddo, bisogna comunque proteggerla da vento e gelo.
Come terriccio, cercate di fornirle un terreno ben drenante. Meglio optare per una miscela di terriccio da giardino con sabbia o perlite, in modo da favorire l’aerazione e evitare ristagni idrici. Il terreno perfetto dovrebbe poi avere un pH leggermente acido o neutro, quindi compreso fra 6,0 e 7,0. Inoltre ricordatevi di fornirgli abbastanza sostanza organica.
Nonostante sopporti benissimo il caldo, è in grado di adattarsi anche ad ambienti leggermente umidi. Per quanto riguarda l’irrigazione, infatti, ricordatevi che vuole un terriccio leggermente umido, ma assolutamente non inzuppato d’acqua. In primavera ed estate dovrete innaffiare 2-3 volte a settimana, ma accertandovi che il substrato si asciughi bene fra un’innaffiatura e l’altra. In autunno e inverno, invece, potrete diminuire la frequenza a una volta o settimana o anche meno.
Non bisogna scordarsi, poi, di concimare durante la primavera e l’estate. Potrete applicare tranquillamente un fertilizzante bilanciato NPK 10-10-10 o anche 12-4-8, una volta al mese. Assicuratevi solamente che il concime contenga sufficienti quantitativi di magnesio e potassio in modo da garantire che le foglie rimangano verdi.

La sua propagazione avviene tramite semi. Una buona notizia è che non richiede potature frequenti, ma ricordatevi almeno di eliminare le foglie secche o rovinate. Come pianta, la palma nana va rinvasata ogni 2-3 anni, in primavera.
Come malattie, fate attenzione, oltre ovviamente al punteruolo rosso delle palme, agli acari, agli afidi, ai coleotteri, alla cocciniglia, al marciume radicale, alla macchia fogliare, all’antracnosi, alla fusariosi, alla mosca bianca e al marciume basale da Ganoderma.