Paulownia: storia e usi della pianta asiatica lilla

La Paulownia o Paulonia è una pianta a crescita rapida con foglie caduche. Raggiunge altezze comprese fra i 3 e i 15 metri, in alcuni casi tocca persino i 20 metri. È conosciuta per la sua abbondante fioritura lilla e per la capacità di assorbire grandi quantità di anidride carbonica e purificare l’aria. Fiorisce all’inizio della primavera per circa due mesi.

Paulownia

Storia e usi tradizionali della Paulownia

Questo albero proviene dal Giappone e dalla Cina, dove viene chiamato “albero della principessa”. Il suo nome deriva dal nome della sovrana Anna Pavlovna Romanova, regina dei Paesi Bassi e figlia dello zar Paolo I di Russia.

In Giappone da secoli vengono prodotti armadietti in legno di Paulownia per riporre i kimono, in quanto questa pianta è molto resistente al fuoco. Secondo la tradizione, alla nascita di una figlia femmina la famiglia pianta un alberello di Paulownia in giardino. Quando la bambina cresce diventando una donna e si sposa, il padre taglia l’albero e il legno ricavato viene usato per realizzare una cassapanca dove la sposa conserverà i suoi kimono.

Paulownia

Essendo un legno di risonanza, era ed è tuttora impiegato per la produzione di strumenti musicali. Corrisponde inoltre al legno utilizzato per la produzione dei tradizionali zoccoli di legno giapponesi, i geta. Si dice che in Cina non esista una sola casa dove non si trovi almeno un mobile costruito con legno di Paulownia.

Paulownia: grande amica dell’ambiente

Paulownia

Questa pianta consuma circa 35 kg di anidride carbonica ogni anno, molto più di qualsiasi altro albero. Ciò significa che piantarne un ettaro basterebbe ad eliminare 30 tonnellate di CO2 in un anno. Inoltre, è molto usata nei programmi di riforestazione per via della rapida crescita (circa 5-6 metri in un anno). Le sue foglie, ricche di nutrienti, hanno un’elevata capacità di rigenerare i suoli impoveriti.

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