Ornitoghalum: un tesoro nascosto che ravviverà il vostro giardino

Stanchi di avere sempre i soliti fiori in giardino? Ortensie, rose e begonie lo rendono uguale a tutti gli altri della via? Beh, per stupire i vicini, ma anche solo per provare la soddisfazione di coltivare qualche varietà diversa dalle solite ci sarebbero i fiori del genere Ornitoghalum da provare.

I fiori del genere Ornithogalum

ornithogalum

Con il termine di Ornithogalum si intende un genere di piante appartenente alla famiglia delle Asparagaceae. Troviamo questi fiori in Europa, in Asia e in Africa. Il che vuol dire che possiamo coltivarli anche qui da noi.

Ne esistono diverse specie (molte delle quali contengono alcaloidi tossici, parecchio velenosi), ma tutte sono caratterizzate dall’avere un bulbo. Sono piante alte solitamente 30-80 cm, con fiori bianchi (anche se alcune specie, come l’O. dubium produce fiori arancioni) a forma di stella (qualcuno potrebbe confonderli con le stelle alpine, ma si tratta di fiori molto diversi).

Fra le specie preferite c’è di sicuro l’Ornithogalum umbellatum, la quale qui da noi è meglio conosciuta come stella di Betlemme, latte di gallina e cipollone bianco. Anche questa specie presenta un bulbo ipogeo, foglie caratterizzate da una linea bianca sulla pagina superiore e fiori bianchi, a forma di stella, con una striscia verde esterna. Tipicamente i fiori sono raggruppati in una pannocchia.

Oltre a poter essere una pianta ornamentale, specie per giardini un po’ più naturali e selvatici, ecco che la pianta, soprattutto il bulbo, contiene alcaloidi.

Abbiamo poi l’Ornitholagum pyrenaicum, chiamata anche Ornitolago dei Pirenei. Si tratta sempre di una pianta erbacea, con bulbo e foglie che appassiscono durante la fioritura. I fiori in questo caso, sempre dall’aspetto a stella, tendono ad avere un colore più tendente al giallastro.

Se volete coltivarla, ricordatevi che potete farla propagare per seme o prendendo i bulbilli dal bulbo principale.

ornithogalum montanum

Infine vale la pena di parlare anche dell’Ornitholagum corsicum, sempre una pianta erbacea e con bulbo (in questo caso spicca la totale assenza di bulbilli). Anche qui abbiamo foglie lunghe e scanalate, mentre i fiori, che fioriscono da marzo-aprile, sono grandi, bianchi, ma venati di verde.

Molto rustica, questa specie si adatta bene anche ai terreni più poveri di nutrienti, i prati aridi e i campi incolti.

Un’avvertenza: visto che, purtroppo, molto specie sono tossiche e velenose, se in giardino circolano cani, gatti o bambini, sarebbe meglio evitare di piantarle. O quanto meno fare in modo che non siano raggiungibili.

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