Ormoni radicanti, cosa sono e a cosa servono? (Spoiler: c’entrano le talee)
Quando si parla di come far radicare più velocemente e con successo le talee, si sente spesso nominare gli ormoni radicanti. Ma cosa sono? E a cosa servono? Come potete ben immaginare dal nome si tratta di sostanze, spesso di origine chimica e che fanno parte dei fitormoni, che sono aggiunte al terriccio delle piante per rendere più semplice e produttiva la radicazione delle talee, siano esse erbacee o legnose.
Come funzionano gli ormoni radicanti?
Uno degli ormoni radicanti più usato è quello a base di acido indol-3-butirrico o anche quello a base di acido naftilacetico, entrambe molecole auxinosimili. In pratica agiscono rendendo più facile l’accumulo di auxine naturali a livello della talea, facilitando la crescita delle prime radici. Questi ormoni esistono sia sotto forma di acidi, che sono dunque maggiormente solubili in alcol o sotto forma di sali, maggiormente solubili in acqua.
In commercio troviamo ormoni radicanti:
- liquidi: di solito sono da diluire in acqua
- polvere
Questi prodotti si devono applicare a contatto con la base della talea da radicare. L’importante è applicare tali sostanze solamente sulla superficie del taglio alla base del ramo, non sulla corteccia esterna. Questo perché se le radici che si formano finiscono poi col venire a contatto con i residui di ormoni rimasti per errore sulla corteccia, ecco che potrebbero morire.
La frequenza di applicazione dipende dal tipo di talea: quelle legnose richiedono un maggior numero di applicazioni. Per quanto riguarda le modalità e le tempistiche di applicazione, ebbene, tutto dipende dal prodotto usato (solitamente trovate le indicazioni d’uso sul retro della confezione).
Ovviamente la loro aggiunta non vuol dire che di sicuro la talea produrrà radici. Se quella talea deriva da una pianta malata o usate un terreno con pochi nutrienti, gli ormoni radicanti non possono fare miracoli: riducono lo stress e nutrono le giovani piante, ma non possono certo fare tutto da soli. Inoltre se usate un ormone radicante le cui sostanze costituenti fanno già parte del terreno, di nuovo servirà a poco.
Inoltre non bisogna neanche esagerare col dosaggio. Considerate, poi, che, in molti casi, insieme agli ormoni radicanti sono mescolati anche prodotti antibatterici e anticrittogamici che evitano lo sviluppo di muffe e marciume nelle talee.
Un altro limite di questi prodotti è che non si usano né per le talee da foglia né per quelle da radici.