Non sottovalutare questa “gemma verde” nel tuo giardino: il suo potenziale è straordinario
Il farinello, pianta appartenente al genere Amaranthus, troppo spesso viene scambiato per una pianta infestante e non riceve le giuste attenzioni. Sebbene in passato godesse di un’ottima reputazione oggi sono davvvero poche le persone che ne riconoscono il potenziale. Molto spesso infatti accade che venga ingiustamente estirpato da orti e giardini, trattandosi di un esemplare resiliente e ubiquitario. Vi stupirà saperlo ma questa pianta, contrariamente a quanto si pensa, è in grado di offrire una miriade di benefici: non siete curiosi di sapere quali potrebbero essere?
Distinguerlo dalle erbacce, soprattutto se non si conoscono le sue caratteristiche principali, può risultare arduo. Proprio per questo motivo vi spieghiamo in che modo imparare a riconoscere questa tipologia di pianta. Innanzitutto bisogna soffermarsi sul suo fusto, che è eretto e ramificato, specialmente nella parte superiore della pianta. Sebbene il colore preponderante sia il verde, in alcuni casi può presentare delle striature rosso-violacee. Le foglie del farinello sono generalmente ovate o lanceolate e presentano i margini dentellati. Infine i suoi fiori, che sbocciano nei mesi compresi tra giugno e settembre, sono piccoli, verdi e normalmente non presentano petali.
Consumare il farinello significa apportare una serie di benefici al nostro organismo. Si tratta innanzitutto di una pianta ricca di calcio e la cui consumazione permette il rafforzamento delle ossa. L’alto contenuto in fibre lo rende altamente digeribile e di conseguenza sfavorisce la stitichezza. Peraltro le generose concentrazioni di sali minerali, come il potassio, e di antiossidanti lo rende un alleato della salute del sistema cardiovascolare. L’abbondanza di vitamina C gli permette di regolare correttamente il funzionamento del sistema immunitario, mentre la vitamina A si rende essenziale per mantenere in salute la vista.
Il farinello può diventare parte di molte ricette, avendo un sapore che si sposa bene con tutto. Gli chef possono incorporarlo fresco all’interno di insalate, oppure possono decidere di cuocerlo. La sue foglie, che ricordano un po’ quelle degli spinaci, possono diventare le protagoniste di zuppe e stufati, oppure possono semplicemente essere saltate in padella.