Noce moscata: come utilizzare questa spezia in cucina
Una spezia molto nota, che di sicuro non manca nelle nostre cucine è la noce moscata. Molto amata anche dalle nostre nonne, è una spezia che si adatta bene a diversi piatti. Ma qual è la pianta originale? E come effettivamente dobbiamo usarla in cucina?
Come usare la noce moscata?
La pianta originaria della noce moscata è la Myristica fragrans, un albero che fa parte della famiglia Myristicaceae e che origina dalle isole Molucche, in Indonesia. Tecnicamente da questa pianta si ottengono due spezie:
- noce moscata: è il seme decorticato
- macis: è la parte esterna che ricopre il seme
Come albero, la Myristica fragrans è un sempreverde alto al massimo dieci metri, raramente arriva ai 20 metri. Le foglie sono di colore verde scuro, lunghe 5-15 cm e larghe 2-7 cm, con picciolo lungo. I fiori sono a forma di campana, di colore giallo pallido. I frutti sono delle drupe.
Come pianta, per la sua coltivazione richiede un clima tipicamente tropicale, difficile riuscire a coltivarla qui da noi. Inoltre il primo raccolto può essere fatto solamente dopo 7-9 anni dall’impianto, con la piena produzione che viene raggiunta solo dopo 20 anni. Si riproduce sia per sempre che per talea.
Anche se nessuno ha mai provato scientificamente la sua funzione in ambito medico, ecco che in passato veniva usato per indurre l’aborto, per migliorare la digestione, per aumentare la peristalsi intestinale e anche per favorire il rilascio della bile. Inoltre dalla pianta si ricava la miristicina, un olio essenziale che, se assunto a dosi elevate, ha effetto quasi stupefacente, causando allucinazioni e convulsioni. Occhio che a dosi molto alte può provcare un avvelenamento mortale.
In cucina la si usa a piccole dosi per realizzare ragù di carne, il purè, la besciamella, nelle verdure lesse, ma anche nei dolci come creme e budini. Molto presente anche nella pasta ripiena come tortellini, cappelletti, ravioli e cannelloni.
Nella cucina indiana, si usa nei piatti dolci e salati, soprattutto a base di carne o nei dessert. Inoltre la troviamo anche nel garam masala (utile alternativa al curry).
In Indonesia, invece, si usa nelle zuppe piccanti, nello spezzatino di manzo semur, nelle costolette al pomodoro, ma anche in altri piatti a base di carne.
Si utilizza anche il frutto a volte: la parte gialla e carnosa si utilizza sia candita che sotto forma di marmellate.