Molti la considerano un’erbacea infestante ma è una vera benedizione per la salute: se la trovi, non calpestarla, ecco cosa devi fare
La piantaggine maggiore (Plantago major) viene considerata come un infestante diffuso perché presente ovunque. In realtà è una pianta non solo commestibile e disponibile, ma presenta dei benefici; in passato è stata utilizzata nella medicina tradizionale.
La piantaggine è originaria dell’Europa e alcune parti dell’Asia; produce fiori verdastri e ha grandi foglie ovali. Contiene composti vegetali che possono ridurre l’infiammazione, migliorare la digestione e promuovere la guarigione di ferite.
Benefici della piantaggine
- Può diminuire l’infiammazione: le foglie contengono diversi composti anti-infiammatori.
- Può promuovere la guarigione delle ferite: grazie alla riduzione di infiammazione, al blocco della crescita microbica e poiché allevia il dolore.
- Può sostenere la salute digestiva: i semi di piantaggine e le foglie alleviano patologie e problemi digestivi. In particolare i semi contengono psillio, una fibra usata come lassativo naturale in quanto assorbe acqua mentre si muove lungo il tratto digestivo. Le foglie possono anche rallentare il tratto digestivo promuovendo la regolarità intestinale e aiutare il trattamento della diarrea.
Potenziali effetti collaterali della piantaggine
Nella maggior parte dei casi, mangiare foglie di piantaggine, crude o cotte, non crea alcun problema. Talvolta però integratori di piantaggine possono causare lievi sintomi come: nausea, vomito, diarrea, gonfiore e reazioni cutanee.
Inoltre se consumata la piantaggine a dosi elevate, possono innescarsi effetti collaterali più gravi come una grave reazione allergica; in questo caso interrompere immediatamente l’uso.
Come usare la piantaggine
La piantaggine può essere utilizzata in due modi: sottoforma di integratore o come pianta fresca. Gli integratori sono commercializzati in capsule, tintura, per infusione sottoforma di tè. Il dosaggio standard per infusione è 150 ml, 3-4 volte al giorno; in forma di polvere 3-5 g al giorno. Attenzione a non superare il dosaggio.
Le foglie fresche possono essere colte autonomamente e usate per creare numerose tipologie di piatti. Possono essere utilizzate crude o cotte, dopo accurato risciacquo. Le foglie possono anche essere impiegate per uso topico, dopo infusione con olio di cocco, girasole, oliva, mandorla.