Mimosa: caratteristiche e cura della pianta simbolo della festa delle donne

La mimosa è famosa per il bellissimo fiore giallo che produce tra gennaio e marzo. Esso è il fiore di una pianta sempreverde ed appartiene alla famiglia delle Mimosaceae, ne esistono vari tipi ed è famoso perché è il fiore che viene regalato durante la festa della donna.

Curiosità

La mimosa ha origini australiane, ma si adatta facilmente a vari climi e resiste bene alle malattie. Essa fu introdotta in Europa agli inizi del 1800 ed il nome italiano deriva dalla radice spagnola mimar, cioè accarezzare, parola collegata alla sensibilità del mondo femminile. Infatti, nel linguaggio dei fiori essa è il simbolo della delicatezza femminile, anche se in realtà la pianta che produce il fiore è molto resistente. Proprio per queste ragioni il fiore è diventato il simbolo della festa della donna. Nell’antica Cina questo fiore era considerato un esaltatore dell’umore perché le tinture ricavate dalla pianta erano impiegate per rigenerare i tessuti, ma era usata anche in campo medico per curare diarrea, nausea e disturbi nervosi.

Caratteristiche

Essa è un concentrato di virtù e benefici, infatti dalla distillazione dei fiori freschi si ottengono oli essenziali che hanno proprietà lenitive e dunque usati contro gli arrossamenti, acne e scottature. L’olio ricavato dal fiore è anche cicatrizzante e molto usato nell’ambito della cosmetica, infatti è usato per produrre molti produmi diversi.

Cura

La mimosa ha bisogno di luce solare per crescere, quindi va posizionata in una zona ben illuminata, ma non va esposta direttamente alla luce del sole. Essa va annaffiata regolarmente e non in eccesso, nei periodi estivi bisogna annaffiarla ogni settimana, mentre in inverno ogni due o tre settimane. Bisogna stare attenti alla quantità di acqua durante l’innaffiatura per evitare ristagni che sono molto dannosi per la pianta. Essa cresce bene in climi caldi dove in inverno le temperature non scendono sotto i zero gradi. Per quanto riguarda le piante adulte, queste possono resistere alle gelate se vengono coltivate in luoghi riparati.

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