Metodi per coltivare e prendersi cura della Strelitzia

La Strelitzia è un tipo di pianta anche nota con il nome di uccello del paradiso ed ha bisogno di molte cure ed attenzioni per favorire la sua meravigliosa fioritura. Questo tipo di pianta è apprezzata per i suoi spettacolari fiori che sembrano uccelli esotici che volano. La Strelitzia è una pianta ornamentale e viene coltivata in giardino o in vaso.

Tipologie di Strelitzia

Esistono due specie di Strelitzia: la Strelitzia reginae e la Strelitzia nicolai. La prima è anche detta uccello del paradiso ed è tipica del Sud Africa, mentre la seconda è anche chiamata uccello banana perché le sue foglie sono simili a quelle di un banano ed è sviluppata nell’Eswatini. In italiano entrambe le piante sono chiamate semplicemente Strelitzia. Le foglie sono rigide e lucide, di colore verde scuro e assomigliano a un’asta di lancia perché sono appuntite. I fiori che produce hanno colori diversi e tendono all’arancione, al giallo, al viola e al blu, proprio per la presenza di questi colori è associata a un uccello esotico in volo.

Accortezze per coltivare la Strelitzia

Questa tipologia di pianta è coltivata in ambienti caldi dato che è originaria dell’Africa e le temperature ideali per farla prosperare sono intorno ai 16-27 C°. In Italia può quindi essere coltivata sono in regioni con clima mite, soprattutto lungo le coste. Inoltre, questa pianta richiede molta luce del sole per crescere, quindi deve essere coltivata in un’area esposta al sole per almeno 6-8 ore. Importante è fare attenzione a non esporre la pianta al vento, si consiglia di posizionarla in un’area riparata o fornire qualsiasi tipo di protezione dal vento.

Se si coltiva la Strelitzia in vaso all’interno di una casa, la pianta va messa in un angolo della casa che è soleggiato per gran parte della giornata. Deve essere esposta alla luce per almeno 4-6 ore, ma bisogna evitare di esporla a fonti di calore come stufe o termosifoni perché il calore diretto la danneggia. Anche gli ambienti troppo umidi come i bagni vanno evitati perché favoriscono lo sviluppo di malattie funghine. Infine, bisogna assicurarsi che la pianta riceva una giusta ventilazione per evitare la formazione di umidità intorno alle foglie.

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