Menta, tra storia e leggenda: ecco com’è nata dal sacrificio di una ninfa

Il termine Mentha indica un genere di piante che racchiude diverse specie. Si tratta generalmente di piante erbacee perenni, classificate come aromatiche per via della presenza di oli eterei all’interno della peluria ghiandolare, da cui si sprigiona il caratteristico odore. Le varietà più conosciute sono la menta piperita, la menta glaciale e la menta marocchina. Fin da tempi antichissimi è ampiamente utilizzata sia in ambito culinario che in erboristeria per le sue numerose proprietà benefiche.

Menta

La leggenda di origine greca dietro la menta: la storia della ninfa Mintha

La mitologia greca narra della nascita della menta come conseguenza del sacrificio di una ninfa. Questa leggenda, che è la più conosciuta, vede come protagonista la ninfa Mintha, figlia di Cocito, uno dei cinque fiumi degli Inferi. Abitava nel regno sotterraneo di Ade, di cui era innamorata e amante.

Menta

Ad un tratto, però, Ade si innamorò di Persefone, la rapì e la trascinò con sé negli Inferi per farla divenire la sua legittima sposa. La ninfa Mintha si sentì tradita e abbandonata, e minacciò Perfesone di cacciarla dal Palazzo di Ade per riconquistare il suo amante. Persefone, per tutta risposta si infuriò e uccise Mintha, trasformandola in una piccola piantina umile e per nulla appariscente, in modo che passasse inosservata agli occhi di tutti. Ade per compassione donò alla piantina il suo tipico aroma, da cui nacque il nome mìnthe o hedyosmos, che significa “dal buon odore”.

Menta

Grazie a questo dono, la ninfa trasformata in pianta poté spargere il suo profumo lungo le sponde del fiume Cocito, per alleviare il dolore di suo padre per la perdita dell’adorata figlia. La madre di Persefone, Demetra, ancora arrabbiata per il torto subito dalla figlia da parte di Mintha, condannò la ninfa alla sterilità, impedendole di produrre frutti. Per via di questa leggenda, la menta è considerata il simbolo dell’amore in Grecia.

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