Menta di montagna, tutto quello che c’è da sapere su questa pianta aromatica molto rustica

In un orto bisognerebbe sempre trovate un posticino per le piante aromatiche. C’è poi anche chi ha deciso di dedicarsi solamente alla coltivazione di queste piante. Ebbene: a tutti costoro è dedicato questo articolo visto che oggi andremo a conoscere meglio una menta un po’ diversa dal solito. Oggi, infatti, vi presentiamo la menta di montagna. Che, tecnicamente parlando, è il nome generico che viene dato a 20 specie appartenenti al genere Pycnanthemum.

Come coltivare con successo la menta di montagna?

menta montagna

La menta di montagna è una pianta perenne molto resistente che prospera bene nei climi temperati. A differenza di quanto accade con la menta classica, di solito questa menta è coltivata perché attira gli insetti impollinatori.

Originaria di Stati Uniti e Canada, ha foglie dal profumo fragrante, ma un tantino più terrose e legnose rispetto alla menta verde o alla menta piperita. Proprio questo profumo particolare la rende irresistibile per conigli e cervi.

Le foglie verdi possono essere lunghe e sottili o corte e larghe. La fioritura avviene in estate, con grappoli di piccoli fiori bianchi o viola chiaro. Nonostante possa creare delle macchie anche grandi, di solito non è una pinta così invasiva come accade con la menta verde o la menta piperita.

Se volete provare a cimentarvi nella cura di questa pianta, ecco tutto quello che c’è da sapere:

  • crescita: se partite dal seme, la crescita può essere piuttosto lenta. La crescita da trapianto, invece, è molto più veloce. Se deciderete di partire dal seme, il semenzaio va avviato a fine inverno in modo che il trapianto possa avvenire in tarda primavera. I semi sono piccoli, quindi impossibile selezionarne pochi. L’importante è poi diradare le piantine quando crescono. Il terriccio deve essere ben drenante e i semi devono essere ricoperti da un piccolo strato di terriccio o di vermiculite. Innaffiate poi leggermente e lasciate il tutto in una zona calda e illuminata. Entro 1-2 settimane i semi dovrebbero germogliare. Per quanto riguarda il trapianto, invece, avviene di solito a metà primavera o metà autunno. Anche in questo caso serve un terriccio ben drenante e non troppo compatto. Ricordatevi poi dopo di tenere il terreno umido per almeno un paio di settimane. E che la pianta può crescere in altezza. La propagazione può avvenire per seme, tale o divisione
  • posizione: questa pianta può crescere sia in pieno sole che in mezz’ombra. Necessita comunque di almeno 6 ore di luce solare diretta al giorno. Come temperature è molto tollerante, resiste anche a temperature sotto zero e per alcuni giorni anche a temperature superiori ai 32°C
  • irrigazione: tollera bene diversi livelli di umidità. Infatti resiste anche a brevi periodi di siccità o a terreni umidi. Tuttavia non tollera i ristagni d’acqua
  • terriccio: come pianta si accontenta di qualsiasi tipo di terreno, ma predilige quelli argillosi pensanti e ben drenanti. Però cresce altrettanto bene sui terreni rocciosi
  • concimazione: non necessita di fertilizzanti, al massimo aggiungete solamente un po’ di compost al terreno durante la semina
  • potatura: non è necessaria. Al massimo rimuovete gli steli legnosi, morti o danneggiati
  • malattia: come pianta è rustica, ma fate attenzione a malattie fungine come la ruggine (per questo è necessario evitare il sovraffollamento) e l’oidio

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