Mai toccare queste piante quando si fanno escursioni
Tenete quelle benedette manine a posto durante le escursioni. Ci sono piante che non dovreste mai e poi mai toccare durante le vostre passeggiate o sedute di trekking. Ma perché dovete allungare le mani su ogni cosa che vi si para davanti? Soprattutto quando non siete esperti botanici, il rischio di incappare in specie vegetali urticanti e pruriginose è assai alto. Ecco dunque alcune piante da non toccare MAI.
Evita di toccare queste piante durante le tue escursioni
Ovviamente il discorso: non toccare tu con le mai queste piante, ma evita anche che il tuo cane le annusi e le tocchi. Se sono urticanti per te, lo saranno anche per il tuo cane.
Ma bando alle ciance ed ecco alcune piante da non toccare:
- pastinaca o panace gigante (Heracleum maximum): la linfa contenuta nelle foglie e negli steli di questa pianta dai bianchi fiorellini contiene furanocumarine, sostanze che, se entrano in contatto con la pelle e sono esposte alla luce solare, provocano una grave eruzione cutanea con formazione di vescicole
- edera velenosa (Toxicondendron radicans): tutte le parti di questa pianta contengono un olio irritante chiamato urushiol che provoca eruzioni cutanee con prurito e dolore. In alcuni casi si sviluppano vesciche, papule, striature rossastre e punti neri
- pastinaca selvatica (Pastinaca sativa): questa specie invasiva dai fiorellini gialli ha una linfa che contiene furocumarine che causano dermatite da fotosensibilizzazione. La pelle non diventa rossa subito, ma solo dopo l’esposizione al sole
- quercia velenosa atlantica (Toxicodendron pubescens): questo arbusto dai fiori gialli a forma di stella contiene anche essa urushiol e dunque causa eruzioni cutanee, prurito, dolore e vesciche. Ah, si chiama quercia, ma non ha nulla a che fare con le vere querce
- quercia velenosa occidentale (Toxicodendron diversilobum): questo arbusto con fiori giallo-verdi contiene anche essa urushiol. Il che significa che provoca vescicole, prurito, dolore ed eruzioni cutanee
- sommacco velenoso (Toxicodendron vernix): questo arbusto o piccolo alberello contiene anche esso urushiol, dunque è pericoloso se toccato
- ortica comune (Ortica dioica): sappiamo tutti che non dobbiamo toccare l’ortica, ma il problema qui è che la pianta è ricoperta da piccole spine simili a peli che, se toccate, causano bruciore o pizzicore
- piombo del Capo (Plumbago auricolata): i suoi grappoli di fiori blu sono bellissimi, solo che toccare la pianta vuol dire riempirsi di vesciche ed eruzioni cutanee. E tutto a causa di un composto presente in foglie, steli e radici, il plumbagin
- ambrosia annuale (Ambrosia artemisiifolia): il problema dell’ambrosia è che è una delle piante che causa maggiori allergie. Il suo polline provoca rinite, prurito agli occhi, starnuti, lacrimazione e tosse. Ma anche toccarla è pericoloso: se si è allergici all’ambrosia si può sviluppare rapidamente una dermatite pruriginosa con cute arrossata
- gyposphila (Gypsophila paniculata): pianta dai fiori bianchi, è assai infestante e in alcune persone può causare dermatite allergica
- gombo (Abelmoschus esculentus): non si sa perché, ma toccare il gombo causa una dermatite molto pruriginosa con eruzioni cutanee
- primula tedesca (Primula obconica): pianta dai bellissimi fiori invernali, il problema è che le sue foglie sono ricoperte da piccoli peli che secernono primina e primetina, tossine che provocano irritazioni cutanee
- poodle-dog bush (Eriodictyon parryi): anche qui le foglie sono ricoperte da piccoli peli irritanti che causano dermatite pruriginosa con arrossamento della cute