Mai pensato di usare l’acido borico per le piante? Ti spieghiamo perché dovresti
Ebbene sì: in agricoltura si utilizza anche l’acido borico in virtù di tutte le sue proprietà erbicide, fungicide e insetticide. Tuttavia va utilizzato con accortezza, onde evitare, invece, di rovinare le piante. Vediamo dunque come utilizzarlo nella sua veste di fertilizzante delle piante.
Come usare l’acido borico come fertilizzante?
Il boro è un elemento fondamentale per la crescita delle piante (interviene nella formazione e funzionalità della parete e membrana cellulare, oltre a essere coinvolto nel trasporto degli ioni e nel metabolismo delle piante). Da esso deriva l’acido borico, una polverina bianca, inodore e insapore che assomiglia un po’ al sale da cucina o al borotalco.
Solitamente i borati, fra cui anche il borace e l’acido borico, si trovano in piccole concentrazioni nei fertilizzanti destinati a nutrire terreni acidi, sabbiosi, poveri di sostanza organica o troppo umidi. Inoltre si è anche visto che terreni con pH inferiore a 5 o superiore a 6,5 tendono ad avere una bassa disponibilità di boro.
Questi sono i benefici che l’acido borico apporta alle piante:
- ne migliora la struttura della parete cellulare
- stimola la crescita della pianta
- stimola la fioritura, l’impollinazione e la produzione di frutti
- aiuta la produzione di semi
- interviene nel metabolismo e assorbimento di amidi e zuccheri
- aiuta a produrre più radici
- migliora i livelli di produzione di clorofilla
- regola i livelli ormonali delle piante
- protegge da parassiti, funghi ed erbacce
Tuttavia non bisogna esagerare. Quando si somministra troppo boro alle piante, ecco che vedremo:
- foglie bruciate
- necrosi marginale delle foglie
- caduta delle foglie
Per contro, quanto abbiamo troppo poco boro, noteremo sintomi come:
- ingiallimento delle foglie
- diminuzione dei boccioli
- deformazione di foglie
- germogli appassiti
- radici deboli
- crescita rallentata
- steli fragili
- frutti anomali
Ci sono alcune piante che necessitano in particolar modo della fertilizzazione con acido borico:
- pomodori
- cetrioli
- cavoli
- barbabietole
- frutti di bosco
- alberi da frutto
Non va invece usato, a meno che non ce ne sia necessità, con patate, legumi e fragole. Diverse le modalità di applicazione:
- nei semi
- nel terreno
- sulle foglie
Inoltre può essere somministrato per:
- diffusione: direttamente in forma solida nel terreno
- via fogliare: direttamente sulle foglie
- tramite l’acqua di irrigazione
Prima di pensare di applicare l’acido borico sulle piante, però, ecco qualche dato da tenere in considerazione:
- l’acido borico non si scioglie in acqua fredda, ma deve essere almeno a 80°c
- non esagerare con le dosi altrimenti diventa tossico per le piante
- nebulizzare la miscela stando a 20 cm di distanza dalle piante
- mai applicarlo con la luce diretta del sole altrimenti si provocano ustioni alle foglie
- quando lo si maneggia usare sempre guanti di gomma, occhiali protettivi, mascherina e grembiule in quanto il contatto causa vesciche e arrossamenti
- tenere sempre lontano dalla portata di animali domestici e bambini
Detto ciò, la concentrazione di acido borico varierà un po’ a seconda del motivo per cui lo usate:
- contro la peronospora: sciogliere 10 grammi di acido borico in 10 litri di acqua. Aggiungere poi 20 gocce di iodio. Spruzzare su steli e foglie
- batteri e marciume radicale: mescolare 2 grammi di acido borico, un cucchiaio di urea, 2 grammi di permanganato di potassio, mezzo bicchiere di cenere e 10 litri di acqua. Usare tale miscela per innaffiare le piante
- insetticida: mescolare parti uguali di acido borico e zucchero per attirare gli insetti nocivi (l’acido borico li uccide)