Mai lasciare queste foglie cadute sul prato: uccidono l’erba!
Nei vari post dove abbiamo parlato di come proteggere le piante del giardino e l’erba del prato dal freddo dell’inverno, di sicuro ricorderete la tecnica della pacciamatura naturale. Che traducendo vuol dire: lasciate stare le foglie cadute dagli alberi là dove si trovano. In molti, infatti, si chiedono se in questo periodo si debba o meno togliere le foglie autunnali cadute dal giardino. Se non sono troppe, converrebbe lasciarle là dove sono, in modo che fungano da strato protettivo per il terreno e l’erba del prato. Ma questo tranne se le foglie cadute sono di faggio: se le lasciate lì dove sono atterrate, quelle foglie di faggio finiranno con l’uccidere l’erba del prato.
Le foglie cadute del faggio, il nemico dell’erba
In generale, in autunno lasciare un sottile strato di foglie sul prato va bene in quanto proteggono il terreno e forniscono elementi nutritivi utili per terreno e piante. Tuttavia è bene evitare cumuli e strati molto grossi (in questo caso basta solamente armarsi di rastrello e redistribuire le foglie).
Il problema, però, lo si ha con le foglie di faggio cadute. Questo sono un ottimo pacciame, ma il problema è che, oltre a impedire la crescita delle erbacce, finiscono con l’uccidere l’erba del prato. Questo succede perché tali foglie ci impiegano veramente tanto tempo a degradarsi (molto di più rispetto alle foglie d’acero o di quercia) a causa dell’alto contenuto in lignina nelle pareti cellulari.
Ma non solo. Per proteggersi dalle perdita di umidità, le foglie di faggio contengono meno azoto e sono dotate di una cuticola cerosa. Il che, però, fa sì che sia difficile farle decomporre.
Anche se il faggio rappresenta una delle migliori piante da siepi o un ottimo albero da tenere in giardino, ecco che durante i mesi autunnali ci darà un po’ più di lavoro perché dovremo eliminare le foglie cadute a terra. Se le lasciamo stare là dove sono, formeranno un tappeto tale da bloccare la luce, creando un prato a chiazze.
Una volta che avrete raccolto queste foglie, potrete conservarle in sacchi forati. In questo modo si decomporranno lentamente e produrranno un buon pacciame di foglie. Ma occhio: se non le girerete periodicamente potrebbero volerci anche un paio di anni prima che siano pronte all’uso. Per velocizzare il tutto potreste sminuzzarle, inumidirle un po’ prima di chiuderle nel sacco o nella compostiera e girarle di tanto in tanto.