Macis, trucchi e segreti per coltivare la noce moscata: ecco cosa devi sapere prima di iniziare
Vuoi provare a coltivare il macis a casa? È possibile farlo, ma ricordati che si tratta di una pianta derivante dall’Indonesia, dunque ha bisogna di un clima particolare per crescere. Il macis è l’involucro del seme della noce moscata, la Myristica fragrans. Ma andiamo a vedere come coltivare questa pianta.
Come coltivare a casa il macis?
Il macis o noce moscata è un alberello sempreverde che può raggiungere in natura anche i 10 metri di altezza. Le foglie sono ovalari, di colore verde scuro e molto profumate. I fiori sono piccoli, a forma di campanula e la pianta fiorisce a partire dai 15 anni di età.
I frutti sono grandi quanto un’albicocca, hanno un colore giallo pallido quando maturono e quando si aprono, contengono una noce ricoperta da una membrana di colore rosso acceso (il macis per l’appunto). La noce contiene il seme.
Detto questo, ovviamente con il nostro clima non possiamo pensare di coltivare la noce moscata come succede in Indonesia, in India, in Malaysia, nello Sri Lanka e in Brasile. Tuttavia qui da noi è possibile coltivarla in vaso.
Potete trovare le piantine nei vivai, ma conviene andare in quelli specializzati nella vendita di piante tropicali.
La noce moscata è una pianta nata in climi caldi e umidi, dunque tollera male il freddo. E per freddo si intendono temperature al di sotto dei 12°C. Questo vuol dire che anche nel Sud Italia, dove fa più caldo, bisogna coltivarla in vaso, mettendola al riparo in casa, in una serra o in una veranda d’inverno.
Il terriccio deve essere fertile, umido e ben drenato (niente ristagni di umidità). Inoltre richiede una notevole umidità ambientale per crescere bene. Questo vuol dire che, soprattutto d’estate quando fa molto caldo, bisogna nebulizzarla più volte al giorno.
L’irrigazione deve essere regolar e abbondante. Come posizione, meglio scegliere una zona soleggiata.
Ricordatevi che si riproduce tramite seme, ma quello commestibile che usiamo in cucina non funziona. In teoria non è difficile far germogliare il seme, l’unico problema è che per avere i frutti servono sia la femmina che il maschio.
Se avete la fortuna di riuscire a far produrre alla pianta delle noci moscate, ecco che i frutti si raccolgono quando si aprono da solo e li si mettono a essiccare al sole. Successivamente si separa l’arillo dal nocciolo grigiastro e ormai duro, legnoso e si lasciano di nuovo essiccare.
L’arillo non è poi niente altro che il macis, la spezia che usiamo sotto forma di polvere. Il seme, invece, è la noce moscata tondeggiante.