Ma quanti tipi di terriccio esistono? Questi sono i principali
Si fa presto a dire “terriccio”. Quando ci approcciamo per le prime volte al mondo del giardinaggio, ci rendiamo conto che esistono diversi tipi di terriccio. Se non siamo ancora più che sicuri di quale sia il terriccio adatto per le nostre piante, ecco che potremmo cadere nella tentazione di utilizzare per tutte il terriccio universale. Che sì, nell’immediato può andar bene. Tuttavia sarebbe auspicabile utilizzare terricci specifici a seconda delle esigenze nutritive delle singole piante. Per questo oggi andremo a vedere quali sono i principali tipi di terriccio e per quali piante sono adatte.
Tante piante, tanti tipi di terriccio
Ciascuna pianta ha le sue esigenze nutritive. C’è chi vuole un terreno più acido, chi un terreno più alcalino. Chi vuole più azoto, chi più fosforo. E via dicendo. Da qui nascono i diversi tipi di terriccio che potete tranquillamente trovare in commercio (nulla vi vieta, poi, di crearvi il vostro personalissimo mix, in questo caso basta avere i materiali giusti e sapere come mescolarli).
Ma eccoli i principali tipi di terriccio:
- universale: è quello con pH neutro, che si adatta un po’ a tutte le piante e ha una buona percentuale di sostanza organica. Di solito, però, non contiene concimanti, anche se migliora la qualità del terreno. È adatto alle piante sia da appartamento che da esterno
- per prati: solitamente è un mix di torba, sabbia e sostanze ammendanti che favoriscono la semina e la germinazione
- per piante verdi: questo tipo di terriccio è adatto a piante ornamentali da vaso da interno come il Ficus, la Dieffenbachia, il Filodendro o anche la Dracena. Si tratta di un mix molto ricco di azoto e minerali, adatto alla crescita delle foglie
- piante fiorite: in questo caso è un terriccio arricchito con sostanze nutritive che spingono di più la crescita dei fiori rispetto a quella delle foglie. Generalmente lo si usa per le piante fiorite sia da vaso che da giardino. Adatto per primule, begonie, petunie, viole, rose…
- per agrumi: gli agrumi necessitano di un terreno con pH acido, dunque ecco spiegato perché gli altri tipi di terreno visti finora per loro non vanno bene (soprattutto sul lungo periodo). Se volete coltivare sia in vaso che in campo limoni, arance, mandarino o pompelmi, è questo tipo di terriccio che dovete usare. Nel caso vogliate prepararlo da soli, ricordatevi che è arricchito con sabbia e stallatico. Inoltre deve essere ben drenante, il che vuol dire aggiungervi ghiaia, lapillo vulcanico o anche argilla espansa
- per piante grasse: le piante succulente necessitano di un terreno ben drenante, ricco di sabbia. Inoltre il terriccio deve essere ricco di materiale organico
- bonsai: i mix per bonsai sono frutto di una mescolanza di terriccio universale, sabbia di quarzo e argilla rossa. L’importante è che sia un terriccio ben drenate
- per acidofile: piante acidofile come le ortensie, le gardenie, le azalee o il rododendro, richiedono un pH acido. Per questo motivo questo tipo di terriccio è arricchito da torbe e sostanze organiche. Molto fibroso, è povero di minerali
- per l’orto: questo terriccio è adatto alla coltivazione di verdure, ortaggi, erbe aromatiche e frutta. Per questo motivo è estremamente ricco di sostanze concimanti, sia organiche che minerali. Se volete un ottimo raccolto, è questo tipo di terriccio che dovrete usare nel vostro orto