L’urea è il segreto principale per avere un giardino pulito, libero da malattie e parassiti
Non ci sono mai abbastanza soluzioni per tenere giardino e orto libero da parassiti e malattie. Molti esperti suggeriscono l’uso dell’urea, ma attenzione: non bisogna abusare di questa sostanza (usata fra l’altro anche come fertilizzante). Se sbagliamo o esageriamo con le dosi, infatti, rischiamo di bruciare le piante.
Come usare l’urea per proteggere le piante?

Avevamo già visto in precedenza come preparare un fertilizzante per pomodori usando l’urea (e svariati altri ingredienti). Ma l’urea a quanto pare torna utile anche per liberare il giardino o l’orto da parassiti e malattie. Inoltre si tratta di un sistema economico, di cui però non dobbiamo abusare. Questo sia per evitare di danneggiare le piante, sia per non inquinare l’ambiente.
L’urea rientra fra i concimi azotati. In particolare, è un concime azotato organico di sintesi che si unisce ad altri composti azotati utilizzati come fertilizzanti (i concimi azotati nitrici come il nitrato di calcio e il nitrato di sodio, i concimi azotati ammoniacali come il solfato di ammonio e il fosfato biammonico e i concimi azotati nitrico-ammoniacali come il nitrato di ammonio).
In particolare, inteso come concime, l’urea è usata sia perché costa pochissimo, sia perché è assimilata velocemente. Non la si può usare direttamente sulle piante, ma è poi nel terreno che i batteri la modificano fino a trasformarla nello ione nitrico, quello assimilabile. Essendo assimilata velocemente, soprattutto quando le temperature sono superiori ai 15°C, ecco che è usata quando serve fornire un apporto rapido di azoto.
Se come concime si consiglia di diluire 5 grammi o 1 cucchiaino di urea in 1 litro di acqua, in modo da spruzzarlo poi sul terreno, ecco che in realtà la questione appare un pochino più complicata. A seconda delle piante, del motivo per cui la usiamo o anche della tipologia di urea usata, troviamo diluzioni da 300 a 800 grammi ogni ettolitro.
Questo perché non esiste una dose univoca: molto dipende anche dalla pianta che dobbiamo andare a trattare. Da valutare, poi, anche se si parte da urea con basso tenore di biureto o di urea base. Il dosaggio potrebbe variare un po’. Di sicuro, seguite sempre i consigli del produttore.

Oltre che come fertilizzante, però, possiamo usare l’urea anche come repellente per insetti e parassiti. Solitamente tale trattamento va fatto a inizio primavera o in tardo autunno. A tale scopo si usa una formulazione con concentrazione maggiore, al 7%. Per prepararla basterà diluire 700 grammi di urea (o di nitrato di ammonio) in 10 litri di acqua.
Il prodotto andrà applicato al mattino o nel tardo pomeriggio, su tutti gli alberi da frutto. Da evitare l’applicazione se c’è pioggia o vento. Non utilizzate, però, altri prodotti in contemporanea.
Infatti c’è chi suggerisce di usare l’urea insieme alla poltiglia bordolese, ma anche se a volte funziona, ecco che talvolta potrebbe, il mix urea e rame, potrebbe danneggiare le piante.
Ricordatevi comunque di fare sempre un test su una parte piccola delle pianta, per valutare come funziona e che non ci siano effetti collaterali.